Polimoda ha un nuovo direttore: è Massimiliano Giornetti, già presente nello staff della Scuola dal luglio 2019 nel ruolo di Head of Design Department. Classe
Il presidente di Polimoda Ferruccio Ferragamo ha commentato: "Il Polimoda è pronto ad affrontare le sfide di questo particolarissimo momento storico ripartendo dai propri valori fondamentali. Il nuovo corso ripartirà da Firenze con le sue risorse artigianali, imprenditoriali ed artistiche, ma sempre in una dimensione multiculturale tesa ad esaltare la creatività e l’innovazione, con un’attenzione particolare alla sostenibilità. Per questo motivo avrà tra i suoi obiettivi quello di riconfermare la vocazione internazionale della scuola nonostante il panorama di incertezze mondiali legato alla pandemia. Non faremo alcun passo indietro. Proseguiremo anche con convinzione nello sviluppo dei rapporti con il mondo delle imprese e con i brand del fashion che sempre più partecipano alla vita quotidiana della scuola.”
“Dall’etimologia stessa di POLI-MODA, in molti modi, ma anche in un modo diverso parte la mia visone della scuola oggi” ha dichiarato il neo direttore Giornetti. “Una vera community capace di guidare i rapporti umani. Ascoltare, riflettere e parlare. Un vero dialogo interattivo, capace di esaltare al massimo il talento, le sfaccettature di ogni nostro studente. Il mio obiettivo è quello di creare un ponte culturale tra Polimoda, la città e l’internazionalità che la scuola ha sempre espresso. Uno spazio nello spazio dedicato alla creatività in cui evocare una dimensione riflessiva in bilico tra moda, antropologia, economia ed arte.”
“In questi anni, grazie al prezioso apporto di tutti – commenta il direttore uscente Danilo Venturi- è stato possibile raggiungere importanti risultati e sviluppare progetti innovativi, che hanno consentito alla Scuola di crescere anno dopo anno. Tuttavia sento che questo ciclo professionale sia ora volto al termine, anche in ragione dell’importante cambiamento che, dopo questa terribile pandemia, subiranno la moda, l’industria e la scuola stessa. Mi accingo dunque ad affrontare nuove sfide professionali ed a lasciare questo Istituto nella consapevolezza che, anche con l’apporto e la competenza di chi sarà chiamato a succedermi, la Scuola e l’Ente potranno proseguire in un percorso di innovazione e sviluppo, volgendo con fiducia lo sguardo ad un futuro ricco di soddisfazioni.”