Please, stop. Comprendiamo l'esigenza, nell'anno drammatico del covid-19, di ridefinire l'immagine della royal family per renderla più "umana", down-to-earth e semplice possibile. Tuttavia i glimpse,
L'occasione è stata la partita di rugby Scozia contro Inghilterra, che è andata in scena in occasione della Calcutta Cup. In quanto patrona della squadra scozzese, la Principessa non ha ovviamente perduto il match e l'ha seguito in televisione in quella che è stata una partita che ha celebrato i 150 anni dal primo match tra Scozia e Inghilterra. Al netto però dell'agone sportivo, quello che colpisce è davvero l'assoluta, totale, incredibile normalità dell'ambiente in cui la Principessa e il marito Sir Tim Laurence sono immersi. Gli amanti di The Crown e di Downton Abbey potrebbero avere un mancamento: nessun maggiordomo, nessuna maiolica pregiata, nessun mobile intarsiato o arazzi alle pareti ma quadretti, soprammobili, tantissimi libri e due divani dal rivestimento in stoffa vagamente sbiadito.
Il che ci racconta, come abbiamo detto all'inizio, una nuova monarchia molto meno opulenta di quanto ci si poteva immaginare. Ciò nonostante ci permetteranno, nella nostra ingenuità, di sentirci un po' traditi come la bambina che, quando la mamma le aveva detto che avrebbe incontrato una principessa (nello specifico Kate), si aspettava di vedere apparire Cenerentola con strascico turchino. Cari Royals, va bene la semplicità e il basso profilo, ma concedeteci ancora un po' di sogno. O per lo meno, non toglietecelo. \