Questi sono i 7 più bei road movie della storia del cinema

Poche cose sono suggestive o eccitanti quanto il pensiero di un viaggio on the road. Purtroppo al momento, a causa della pandemia da Covid-19, per

tanti di noi preparare una valigia e partire in cerca di avventure non è possibile. Per fortuna però possiamo ancora fuggire attraverso il cinema.

I viaggi "on the road" sono uno stato d’animo, una versione ridotta di libertà. Quindi, in un momento in cui spostarci dal soggiorno alla cucina ci sembra una camminata, lasciate che questi film vi portino su strade aperte.

1.Sideways - In viaggio con Jack(2004)

La memorabile commedia del regista Alexander Payne (Election, About Schmidt) ci conduce in un viaggio di sette giorni innaffiato di Sauvignon nel distretto vinicolo della California. Ci uniamo al simpatico e depresso Miles, interpretato alla perfezione da Paul Giamatti, e al suo migliore amico Jack, belloccio e apparentemente più normale, interpretato da Thomas Haden Church (che ha poi rubato la scena a Sarah Jessica Parker nella serie statunitense Divorce). La storia della loro vita viene svelata man mano mentre guidano da un vigneto all’altro. A volte tenera, altre divertente, è una meravigliosa analisi della crisi di mezza età che si gusta meglio con un Pinot nero – ma mai, mai con un Merlot.

Sideways(2004)

© Fox Searchlight Pictures/Kobal/Shutterstock

2.Priscilla, la regina del deserto(1994) 

Prima del reality show America’s Next Drag Queen, c’è stato il pioneristico Priscilla. L’apprezzato attore britannico Terence Stamp recita la parte di Bernardette, una drag queen transessuale annoiata che si esibisce sul palcoscenico a Sydney, in Australia, insieme a Mitzi (Hugo Weaving) e ad Adam (Guy Pearce nel suo primo ruolo di rilievo). 

Bernardette è stufa di calcare le scene a Sydney, quindi quando le si presenta l’occasione di una serata nel remoto paese di Alice Springs, i tre si mettono in viaggio a bordo di un vecchio scuolabus arrugginito di color argento chiamato – avete indovinato – Priscilla. L’itinerario dei tre nell’entroterra australiano comprende scenari mozzafiato, parecchia introspezione, pimpante musica disco e qualche incontro teso con gli indigeni.

The Adventures of Priscilla, Queen of the Desert(1994)

© Elise Lockwood/Polygram/Australian Film Finance/Kobal/Shutterstock

3.Thelma & Louise(1991)

Ridley Scott inverte un genere dominato dagli uomini mettendo due donne al cuore di questa storia profondamente introspettiva. Harvey Keitel (Hal), Michael Madsen (Jimmy) e un giovane Brad Pitt (JD) recitano ruoli secondari mentre Geena Davis e Susan Sarandon mettono a segno un’interpretazione unica.

La remissiva Thelma (Davis) è prigioniera di un matrimonio violento mentre Louise (Sarandon) sprofonda nella noia come cameriera in un ristorante da due soldi. Le due si mettono in viaggio per fare un weekend di pesca in una baita in montagna, ma hanno appena lasciato la città quando una catena di eventi le costringe a darsi alla fuga verso il Gran Canyon. Un classico moderno con due meravigliose attrici in perfetta armonia tra loro, e il finale è diventato parte della cultura moderna. Un film da vedere assolutamente.

Thelma & Louise(1991)

© Mgm/Pathe/Kobal/Shutterstock

4.Prima dell'alba(1995)

Avrà anche 26 anni suonati, ma questa pellicola di Richard Linklater è probabilmente una delle più belle storie d’amore di sempre. Ethan Hawke recita la parte di Jesse, un americano in viaggio attraverso l’Europa con un pass Interrail, e Julie Delpy interpreta Céline, una studentessa della Sorbona che sta rientrando a Parigi.

I due sconosciuti fanno amicizia sul treno mentre attraversano l’Austria e decidono di passare una notte insieme a Vienna prima che Jesse prenda il volo per tornare a casa. Camminano, parlano, s’innamorano – è perfetto. Primo capitolo della trilogia ‘Before’ di Linklater, è un film essenzialmente hipster, girato prima che gli hipster esistessero. È un po’ pretenzioso e anche un po’ lento, ma molto bello. Ho pensato a Prima dell’alba almeno due volte al giorno durante la pandemia.

Before Sunrise(1995)

© Gabriella Brandenstein/Castle Rock/Detour/Kobal/Shutterstock

5.American Honey(2016)

Il quarto film di Andrea Arnold è un gioiello caotico e ipnotico di quasi tre ore sull’essere giovani e liberi. Conosciamo Star (l’incantevole Sasha Lane al suo debutto sul grande schermo) mentre fruga un cassonetto dell’immondizia in cerca di qualcosa da mangiare. La ragazza incontra un gruppo di adolescenti disadattati come lei guidati dal carismatico Jake (Shia LaBeouf) e vede un’occasione per sfuggire alla sua vita.

Il gruppo attraversa il paese vendendo giornali porta a porta, ma passa la maggior parte del tempo bevendo e facendo festa. American Honey non si affida a una struttura narrativa convenzionale; come i personaggi di cui racconta, è un film sfrenato, libero, bello e appassionante in ogni inquadratura.

American Honey(2016)

© Kobal/Shutterstock

6.Una storia vera(1999)

David Lynch avrebbe potuto vincere il premio per il road-movie più lento mai girato. Si tratta della biografia di un veterano della seconda guerra mondiale, malato terminale, che va a trovare il fratello morente con cui aveva rotto anni prima, a 500 chilometri di distanza. Il suo cattivo stato di salute non gli permette di guidare, così il veterano sveglie un mezzo di trasporto alternativo – un vecchio tosaerba.

Lynch è noto per girare film spesso cupi, a volte incomprensibili, e sempre strani e anticonformisti. Con Una storia vera, invece, il regista presenta una storia delicata e ricca di sfumature in cui (spoiler alert) non accade nulla di brutto. Mentre guardiamo Alvin (Richard Farnsworth) avanzare lentamente nel suo viaggio, ascoltiamo dei racconti della sua vita e lungo la strada incontriamo delle persone squisite. Un film di Lynch imprevedibilmente convenzionale, di cui non si parla abbastanza.

The Straight Story(1999)

© Straight Story Inc/Kobal/Shutterstock

7.Crossroads(2002)

Il debutto di Britney Spears sul grande schermo fu aspramente criticato all’uscita – e il suo indice di approvazione su Rotten Tomatoes segna ancora un risibile 14%. Eppure… non è inguardabile. Vede protagoniste una giovane Spears insieme a Taryn Manning e Zoe Saldana nei ruoli di tre amiche di un paese di provincia in Georgia che si mettono in viaggio verso le luci e la vita di Los Angeles.

Scritto da Shonda Rhimes, la potenza dietro a Bridgerton e Grey’s Anatomy, è una storia molto semplice, ma va bene così. In questo periodo stressante, non c’è nulla da vergognarsi a stare stesi sotto una coperta a guardare Spears in viaggio per la California a bordo di una decappottabile. Fosse solo per dare un’occhiata alla moda d’inizio millennio e cantare insieme alla straordinaria colonna sonora.

Crossroads(2002)

© Richard Foreman/Paramount/Zomba/Mtv/Kobal/Shutterstock

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