Fashion Week: cosa accade alle sfilate autunno inverno 2021

Quali sono i programmi delle fashion week nel 2021? Dopo le spettacolari produzioni cinematografiche, le incredibili scenografie e i cast stellari visti durante la

target="_blank" target="_blank">settimana couture (i momenti primavera Fendi con Demi Moore e l’accoppiata Lila e Kate Moss balzano subito alla mente), siamo certi che anche le prossime sfilate continueranno a intrattenere e ispirare. E con il mondo ancora in piena pandemia, anche queste dovranno essere apprezzate in maniera virtuale comodamente da casa.

Milano e Parigi hanno già mostrato il menswear a gennaio, quindi febbraio sarà dedicato alla moda donna. Londra, come già alle sfilate primavera-estate 2021, ha scelto di nuovo le presentazioni co-ed. In una lettera ai suoi soci, il presidente del Council of Fashion Designers of America (CFDA) Tom Ford ha annunciato che la New York Fashion Week sarebbe stata rinominata ‘The American Collections Calendar’. “Indipendentemente da dove e come gli stilisti americani sceglieranno di mostrare le loro collezioni, è nostro compito di CFDA onorare il nostro originale proposito di aiutare a promuovere e supportare la moda americana,” Ford ha dichiarato.

Perciò rilassatevi e raggiungete le prime file virtuali dal vostro divano. Ecco la guida di Vogue su tutto quello che c’è da sapere sulle sfilate autunno-inverno 2021 di New York, Londra, Milano e Parigi.

Balmain primavera estate 2021

© Style du Monde

New York Fashion Week: 2 febbraio - 15 aprile

Oltre al rebranding in The American Collections Calendar, i marchi che presenteranno a New York potranno usufruire di una maggiore flessibilità per mostrare le loro collezioni. Le sfilate hanno, di fatti, avuto inizio lo scorso 2 febbraio (con Sally Lapointe) e termineranno il 15 aprile (con Jonathan Cohen).

La maggior part dei brand presenteranno le loro collezioni tra il 14 e il 17 febbraio. Jason Wu, attraverso una sfilata con distanziamento sociale, darà il via alla settimana, che si concluderà, come al solito, con Tom Ford in un formato ancora da confermare. Da non perdere Rodarte, Collina Strada, LaQuan Smith e No Sesso. Il Men Day newyorkese avrà luogo il 15 febbraio, con

A. Potts, Ka Wa Key e Timo Weiland tra i partecipanti. Ancora una volta, il grande assente di questa stagione sarà Marc Jacobs.

London Fashion Week: 19 - 23 febbraio

Nonostante abbia solo un calendario provvisorio al momento, il British Fashion Council (BFC) ha annunciato che ospiterà 95 designer: 34 moda donna, 22 moda uomo, 29 genere misto e 10 brand di accessori. Attraverso la loro piattaforma virtuale Official LFW Digital Hub, le collezioni saranno presentate prevalentemente in formato digitale.

Finora, solo una manciata di brand ha confermato – tra i nomi più noti ritroviamo Victoria Beckham, Simone Rocha, Molly Goddard, Bethany Williams, Bianca Saunders, Richard Quinn e Supriya Lele. Tra una presentazione e l’altra sarà possibile visualizzare contenuti aggiuntivi, che includono il Fashion Forum podcast del BFC, i diari dei designer e la playlist di Spotify What Does Fashion Sound Like?.

Chanel

© Style du Monde

Milan Fashion Week: 23 February to 1 March

Il calendario Milanese di questa stagione è davvero ricco: 61 sfilate, 57 presentazioni e presentazioni per appuntamento (15 in formato fisico e 42 in digitale), e altri sei eventi – per un totale di ben 124 eventi.

Dalle maison di maggiore spicco, come Prada, Fendi, Moschino e Valentino, che hanno optato nuovamente per la capitale italiana, a brand indipendenti quali Shuting Qiu, Act N°1 e Münn, ce n’è per tutti i gusti. Ancora una volta, le piattaforme digitali proporranno ulteriori aree da esplorare, come ad esempio stanze per mettere al centro dell’attenzione gli studenti italiani, oltre a showroom virtuali per i buyer.

Paris Fashion Week: 1 to 9 March

Il calendario della settimana della moda di Parigi non è ancora stato svelato, ma ci aspettiamo di vedere i mostri sacri del lusso come Chanel, Dior e Louis Vuitton con show da mozzare il fiato. Tenendo conto delle restrizioni da Covid-19, attualmente vigenti in Francia, e degli effetti della pandemia sulle piccole imprese, riusciranno gli stilisti indipendenti a fare lo stesso? Per ora, è tutto ancora da confermare.

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