Ottavio Missoni: 100 anni dalla nascita dello stilista italiano

11 Febbraio 2021, un secolo fa nasceva Ottavio Missoni, un uomo che ha intessuto la sua vita tra affetti familiari e imprenditoria italiana

Il giovane sportivo che corre e supera gli

ostacoli, quelli delle Olimpiadi ma anche della vita. Perché Ottavio Missoni non ha vissuto solo un'esistenza: è stato sportivo, soldato, prigioniero, stilista, marito e padre di famiglia. Forse non sarebbe stato lo stesso (e non avrebbe raggiunto la fama) se al suo fianco non ci fosse stata Rosita Jelmini, la donna della sua vita, con la quale si è immerso nel mondo dei colori e della moda. 

La sua carriera come atleta si interruppe bruscamente con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, un evento drammatico che gli fece saltare le edizioni olimpiche del 1940 e del 1944. L'anno cruciale  per Ottavio Missoni è invece il 1948. Lui è tra i protagonisti delle Olimpiadi di Londra ed è proprio nella città oltremanica che conosce quella giovane ragazza (di appena 16 anni) che gli cambierà la vita: Rosita. Per il primo appuntamento, Ottavio la invita in Trafalgar Square sotto un profetico cupido. Nasce l'amore e,  il matrimonio, arriva poco dopo, nel 1953: i loro destini si intrecciano in quella che sarà una bellissima storia intessuta di affetti e imprenditoria italiana.

Insieme hanno contribuito alla creazione del Made in Italy, apportando l'uso del colore (e dei toni), l'euforia dei filati e il “saper fare” nella scena internazionale. Ottavio e Rosita sono stati tra i primi a credere nel savoir-fair del Bel Paese, dove la creatività s'intreccia a tradizione e innovazione: nel 1953 avviano la fabbrica di Gallarate, poi colgono l'occasione del defilé fiorentino, organizzato dal un altro visionario, l'imprenditore Giovanni Battista Giorgini (ideatore dell'innovativo format della passerella con affaccio su giornalisti, buyer ed esperti di settore). Tra speranze del dopo-guerra e fame di futuro, riparte l'industria della moda. Tra i big player, c'è ancheMissoni. È solo l'inizio, perché il successo sulle copertine patinate arriva dopo la prima sfilata organizzata a Milano del 1966, quando gli stilisti decidono di lasciare Firenze. La famiglia Missoni presenta la collezione al Teatro Girolamo, con grande gaudio di Anna Piaggi.

Creare capi prima e accessori poi è stata davvero come una corsa agli ostacoli, ricca di sfide stimolanti, che gli hanno permesso di guardare lontano, là dove non era concesso. La sua vita segue un po' l'andamento dell'iconico motivo a zig-zag Missoni, come gli alti e i bassi che hanno costellato la sua esistenza che non è mai stata lineare. Ma, proprio come i suoi colori, audaci nell'accostamento e sempre innovativi nella resa, Ottavio non ha mai deluso le aspettative di un sistema - quello moda - che sempre chiede novità, creatività e visioni. 

La famiglia Missoni ha creato un modo inconfondibile di vestire, in Italia come all'estero. Fantasia e semplicità prendono vita secondo un uso sapiente di colori e toni, una mescolanza di punti e fantasie, battezzato dalla stampa statunitense sotto l'appellativo “put together”. Una moda vera che vuole essere indossata e vissuta. Proprio come ha fatto Ottavio Missoni con le sue numerose vite. 

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