Milano Fashion Week: il progetto Front Row di Istituto Marangoni

Milano Fashion Week prende il via il 23 febbraio prossimo. Istituto Marangoni • The School of Fashion celebrerà la settimana della moda milanese con

target="_blank">Front Row, una serie di eventi digitali dedicati agli studenti della Scuola e all’intera fashion industry. Il cuore di questo programma sarà l’apertura virtuale delle porte di Istituto Marangoni, con un ricco calendario di talks e conferenze digitali il cui filo conduttore sarà “Fashion Reloaded: What Next in 2021?”, una serie di dibattiti che analizzeranno l’evoluzione del fashion system rispetto ai cambiamenti dettati dalla pandemia.

Il calendario dei talks in programma per Front Row, si svilupperà su due giornate - il 25 e 26 Febbraio -  che vedranno designers, comunicatori e professionisti del settore moda confrontarsi su temi come il rapporto tra social media e fashion brand, i trend moda del 2021 e l’impatto della digitalizzazione dei fashion shows sull’intero ecosistema. Un appuntamento immancabile del progetto Front Row è il commento delle sfilate della Milano Fashion Week da parte di Antonio Patruno, Programme Leader di Fashion Design di Istituto Marangoni Milano.   

Il progetto Front Row rappresenta un'occasione importante anche per valorizzare il lavoro dei migliori studenti del corso di Fashion Design 2020. I progetti degli studenti saranno presentati attraverso dei brevi fashion movie che raccontano la creatività delle collezioni sviluppate durante lo scorso anno accademico. Tra loro tre studenti si sono distinti in modo particolare: abbiamo incontrato in anteprima nei giorni scorsi Carolina Alma Guzzi, Giorgio Cinosi eAndrea Alchieri.

È il personaggio di Marcel Proust "Bergotte", che esala il suo ultimo respiro di fronte alla tela Veduta di Delft di Jan Vermeer, impegnato com'era nella ricerca di un dettaglio giallo nel quadro di cui aveva sentito parlare, a ispirare Carolina Alma Guzzi per la sua collezione di tesi. Proprio il giallo è il leitmotiv dei look adatti a donne lavoratrici composti da molteplici strati ove protagonisti sono il trench, i pantaloni e la maglia a collo alto.

© Gabriele Basilico

© Gabriele Basilico

© Gabriele Basilico

Giorgio Cinosi ha intitolato la sua collezione "Glitch": le muse sono le donne sofisticate che vivono il quartiere un po' fuori dal tempo, sognante e per alcune architetture bizzarro della Maggiolina. Tra i riferimenti artistici del creativo, anche i lavori surrealisti di Koen Hauser and Man Ray: la ricerca dell'inatteso, in chiave materica, si sviluppa nell'uso di tessuti come il Buntal, sconosciuto ai più. 

© Gabriele Basilico

© Gabriele Basilico

© Gabriele Basilico

Andrea Alchieri, infine, ha guardato al mondo del circo - che come racconta l'ha sempre spaventato -  per la sua collezione “Admit One” che vuole omaggiare l’abito minimale che si decompone e ricompone dando vita a forme e volumi decostruiti riadattati. Il clown, nella sua dimensione androgina e asessuata, diventa espressione di una possibile uguaglianza e il look che indossa vede tessuti sartoriali da completo stravolti da stampe eccentriche divertenti con macro pois e forme geometriche da Arlecchino.

© Gabriele Basilico

© Gabriele Basilico

© Gabriele Basilico

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