Vogue Italia di settembre: il podcast con l'editoriale del direttore

Per il numero di settembre di Vogue Italia, come spiega il direttore Emanuele Farneti nel suo editoriale, “per la prima volta abbiamo scattato, e stampato,

target="_blank" target="_blank" rel="follow">cento cover. Ciascuna di loro è dedicata a una protagonista diversa: per età, aspetto fisico, colore della pelle. È il ritratto di una comunità che, pur nel giusto rispetto delle restrizioni di distanze e tempi imposte dal contesto, dopo aver diligentemente atteso ora si ritrova e ricomincia”

“All’inizio di una nuova stagione per molti versi decisiva, pensiamo sia il momento di parlare ad alta voce di bellezza e di speranza. Per la prima volta abbiamo scattato, e stampato, cento cover. Ciascuna di loro è dedicata a una protagonista diversa: per età, aspetto fisico, colore della pelle” (Emanuele Farneti)

Ecco la voce del direttore mentre racconta il senso del nuovo numero del nostro giornale:

Ecco la versione in inglese dell'editoriale:

Ed ecco anche la versione in inglese dell'editoriale:

Per comprendere meglio il percorso che ha reso Vogue quello che è ora, ecco il podcast della Photo Editor di Vogue Italia e L'Uomo Vogue Chiara Bardelli Nonino. Dalla Prima Guerra Mondiale, quando la rubrica Smart Fashion for Limited Incomes diventa Fashions On A War Income,  a Audrey Withers diventata editor in chief di BritishVogue nel 1940, a Lee Miller, che ha firmato alcuni degli scatti più forti pubblicati sulla rivista, compresi gli orrori dei campi di concentramento, fino alle scelte di Vogue Italia dei tempi recenti, come la copertina bianca del numero di Aprile:

Federico Marchetti, presidente e amministratore delegato di Yoox Net-A-Porter Group, ha condiviso sul numero di aprile di Vogue Italia la sua visione del mondo post-coronavirus. Ecco la versione integrale dell'intervista  di Marco Morello al fondatore del gigante del lusso online che può vantare oltre 4,2 milioni di clienti in 180 Paesi. La sua lucida analisi svela come saranno la moda e l'esperienza d'acquisto nel settore del lusso, e non solo, online: il il futuro passerà attraverso un'accelerazione degli investimenti in tecnologia e “un’integrazione invisibile, senza confini, tra online e offline”.

In tema di moda sostenibile, a dieci anni dal termine imposto dall'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, e in modo particolare in un momento storico come quello che stiamo vivendo di crisi per il coronavirus, ci siamo chiesti che abiti e accessori popoleranno il guardaroba nel 2030. Partite con noi per un un viaggio, in cinque tappe, nella moda sostenibile che popolerà il nostro guardaroba nel 2030:

Richard Mason ha scritto un brillante racconto a due voci dedicato a un appuntamento galante. Una storia d'amore? Scopritelo nel podcast “Il terzo appuntamento - The Emerald Alligator” di cui potete leggere anche la prima parte qui.

Nato in Sudafrica nel 1978, Richard Mason è uno scrittore e filantropo che vive tra Londra e Cape Town. Dopo il fulminante esordio del 1999 con “Anime alla deriva” (Einaudi), ha pubblicato quattro romanzi tra cui l’ultimo, “Il respiro della notte” (Codice, 2017).

Ecco le voci di Simon Williams e Lucy Fleming con l'editing Robert Laycock delle due versioni dei racconti scritti da Richard Mason e pubblicati sul numero di giugno di Vogue Italia e L'Uomo Vogue:

Se volete poi ascoltare la storia della traversata dell' Oceano Atlantico del transatlantico Cristoforo Colombo, che nel 1956 ha portato a New York otto modelle di nobili origini a rappresentare altrettante case di moda, capitanate da Giambattista Giorgini, l'organizzatore delle prime sfilate in Italia, scoprirete il primo podcast della serie "Fashion Tales":

Agli amanti del mondo beauty è dedicata invece l'intervista a Linda Cantello,  International make-up artist Giorgio Armani Beauty,: el podcast di Vogue Italia in cui si racconta in conversazione con Susanna Macchia, caporedattore Vogue Italia e L'Uomo Vogue e anima del Beauty in Vogue.

Sapevate che il signor Levi Strauss non ha mai indossato un paio di denim jeans, pur avendoli brevettati? E che ogni secondo nel mondo ne vengono vendute 60 paia? Che cosa rappresenta la data 20 maggio 1873 per i jeans? E come mai a Bing Crosby rischiò di vedersi negata una stanza di hotel? Vi siete mai chiesti che suono ha il denim? E come si può riconoscere un Levi's, un Lee e un Wrangler semplicemente guardando un pezzo di tessuto?

Ecco sei curiosità che forse non sapete sul mondo del denim e del jeans: due termini che, come scoprirete ascoltando il nostro podcast, non sono stati sempre sinonimi (e per i puristi non lo sono ancora).

Ancora in cerca di qualcosa di bello da ascoltare?

Ecco altri 10 podcast consigliati da ascoltare a casa.

Al link speaker.com/user/vogueitalia trovate tutti i podcast di Vogue Italia: ogni giovedì sveleremo altre tracce da ascoltare. Preparatevi a "un’esperienza sorprendente e immersiva nel mondo di Vogue Italia, che nella sua nuova formula ha scelto di usare anche le parole, e non solo l’immagine, per raccontare la magia della moda e dei suoi protagonisti", come ha spiegato in occasione del lancio del progetto il direttore Emanuele Farneti.

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