La Smart Home - qualsiasi abitazione dotata di dispositivi interconnessi di automazione della casa, connessi al web e comandabili da remoto - sembra essere tornata al
Secondo lo studio portato avanti dal Centro Studi TIM, Per il 90% degli italiani intervistati da Doxa dopo il lockdown, la casa è in cima alla lista delle priorità, ma quasi la metà degli italiani (48%) si dice non pienamente o solo parzialmente soddisfatto della propria abitazione, con una differenza legata all’età e al reddito oltre che alla tipologia di casa e al titolo di godimento dell’immobile. Il 23% degli italiani ritiene che la casa ideale sia quella tecnologica, con un collegamento Internet veloce e stabile, connessa con il Wi-Fi e controllabile dall’esterno attraverso lo smartphone, con sistemi di sicurezza avanzati e rilevatori di perdite e guasti. Non solo. La permanenza prolungata nella propria abitazione durante il lockdown, connessa al fenomeno dello smart working, ha così stimolato il ripensamento degli spazi domestici in ottica smart: il 46% dei rispondenti vorrebbe apportare modifiche alla propria casa, il 16% lo farebbe per migliorarne le dotazioni tecnologiche, mentre l’11% per aumentarne l’efficienza energetica.
Smart Home
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Qualche aspetto positivo della Smart Home? Riduce le emissioni CO2 fino a 2,5 milioni di tonnellate l’anno, può generare un risparmio fra i 3 e i 3,5 miliardi di euro annui con una riduzione del 10- 15% dei consumi elettrici nazionali domestici; dà valore al mercato immobiliare: si è disposti a pagare fino al 3% in più per l’acquisto di una nuova casa; garantisce livelli di sicurezza notevoli all'interno del proprio domicilio.
Smart Home
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Carlo Nardello, Chief Strategy, Business Development e Transformation Officer di TIM lo conferma: “La ricerca sulla Smart Home, che abbiamo elaborato con il Centro Studi TIM, evidenzia come la disponibilità di una casa intelligente, connessa con la banda ultralarga e dotata dei moderni dispositivi di domotica, non solo rende più comoda e sicura la vita di chi vi abita ma contribuisce a migliorare l’ambiente supportando anche la transizione ecologica del Paese".
Lo sviluppo del mercato italiano della Smart Home, nel prossimo futuro, sarà accompagnato dall’implementazione di strumenti e servizi che garantiranno alti standard di sicurezza: un italiano su due (55%) preferisce non condividere i propri dati personali anche a casa, analogamente a quanto vale per inglesi (52%), francesi (53%) e tedeschi (47%). Un dettaglio da non sottovalutare? L'estetica: per non perdere competitività nel mercato, anche le imprese italiane di settori storici si stanno portando avanti per fondere design e qualità con l’innovazione digitale e proporre soluzioni del settore. E così si sperimentano continuamente nuove soluzioni per rafforzare il livello di sensibilizzazione dei cittadini attraverso campagne informative mirate delle istituzioni europee e nazionali.
Foto in apertura: Miles Aldridge, Vogue Beauty settembre 2011