Visita (virtuale) ai giardini più belli
Tra camelie, azalee e rododendri a Villa Carlotta
Di fronte a Bellagio, Villa Carlotta è una delle più belle dimore
Furono gli inglesi a volerla importare perché - forse non tutti lo sanno - è con la camelia sinensis che si fa il te, con le foglie della pianta in particolare. Subito dopo la camelia, si parte con la fioritura dei rododendri e poi delle azalee. E proprio tra i rododendri arborei, sabato 3 aprile, è prevista una passeggiata virtuale davvero suggestiva (la villa infatti in attesa di riaprire mette a disposizione del suo pubblico alcuni webinar gratuiti). Queste piante sono alberi antichi, arrivati in Europa quasi di contrabbando dall’Asia, eppure tanti pittori li hanno considerati “tra i più splendidi fiori della flora alpina”, una storia avvincente da gustare a distanza per poterla poi rivedere e riconoscere ogni volta che faremo una passeggiata in montagna o qui nel parco della villa.
Sabato 17 aprile, invece, è previsto un webinar dedicato alle azalee, macchie di colore variopinto visibili anche semplicemente passando sulla strada davanti al giardino del parco.
Le azalee hanno una fioritura effimera, ma bellissima (in realtà, recise, in vaso durano fino a una settimana) e sono tra i fiori più delicati di sempre. Nella passeggiata virtuale, avremo modo di scoprire il carattere, la storia e le caratteristiche botaniche del fiore considerato il più femminile di sempre.
Per prenotare la visita virtuale cliccate qui.
Le peonie del Centro Botanico Moutan
È un luogo speciale, unico al mondo il Centro Botanico Moutan di Vitorchiano, in provincia di Viterbo, con la sua rara collezione di peonie che si estende a perdita d’occhio su una superficie di quindici ettari, tra lecci, cipressi, querce e ulivi secolari. Gli esemplari raccolti qui sono piante di età superiore ai 30 anni, i loro arbusti hanno grandi dimensioni e rappresentano un vero patrimonio botanico. Ci sono più di 250.000 piante, tra cui circa 600 differenti varietà e ibridi naturali appartenenti alle specie botaniche conosciute.
La collezione comprende sia le peonie della sezione vaginatae (P. suffruticosa, P. ostii, P. rockii, P. decomposita, P. quii, P. jishanensis) sia quelle della sezione delavayane (P. delavayii, P. ludlowii). Degna di nota è l’ampiezza del numero di esemplari di peonie Rocki: si tratta di piante molto particolari e pregiate che in natura crescono ad altitudini superiori ai 2000 metri e hanno trovato in questo luogo un habitat favorevole alla loro crescita e riproduzione.
© Dario Fusaro
I loro fiori sono caratterizzati da un profumo molto intenso e da una macchia scura alla base dei petali. Il Centro Botanico Moutan ne raccoglie migliaia di esemplari di età e dimensioni notevoli, reperibili esclusivamente in questo luogo. Inoltre la collezione è completata da migliaia di peonie erbacee, la cui fioritura dà vita ad uno spettacolo unico: un tappeto fiorito con mille sfumature di rosa che si estende per oltre un ettaro. Oltre alle peonie, tra aprile e maggio, è possibile assistere alla fioritura dei glicini che ombreggiano e inebriano i visitatori durante il percorso.
Il parco è chiuso per via della pandemia, ma il vivaio resta aperto al pubblico da lunedi al sabato.
Tra le liane di giada ai Giardini La Mortella di Ischia
La natura proprio non si ferma e - a giardini chiusi per via del lockdown - la Fondazione Walton dei Giardini La Mortella, ha deciso di condividere attraverso i canali social, le meravigliose immagini delle fioriture primaverili per consentire a tutti, sia pur con una visita virtuale ai giardini, di vivere la bellezza della primavera.
© Dmitry Tereshchenko
I Giardini La Mortella, per chi non lo sapesse, sono stati il nido d'amore di Sir William Walton uno dei più importanti musicisti inglesi del Novecento e di sua moglie Susana, che nel 1949 scelsero l’isola di Ischia quale luogo in cui dimorare. L’impianto originario della Mortella – che in dialetto napoletano vuol dire “mirto divino” - fu disegnato dal noto architetto paesaggista britannico Russel Page che nel ’56 venne chiamato ad Ischia da Lady Walton. Page provvide a integrare il Giardino nelle pittoriche formazioni rocciose di origine vulcanica tipiche dell’Isola d’Ischia e lo arricchì con fontane, piscine, corsi d’acqua che hanno favorito la coltivazione di una superba collezione di piante esotiche e acquatiche come il papiro, il fior di loto e le ninfee tropicali.
© Dmitry Tereshchenko
La primavera qui sembra sottolineare al meglio una particolarità del giardino: la compresenza di piante spontanee della macchia mediterranea, fiori che troviamo nei giardini più tradizionali con specie esotiche che arrivano da mondi lontani. Si susseguono così le fioriture di Camelie e Magnolie, che tutti conoscono, ma anche lo Strongylodon macrobotrys: la "liana di giada" delle Filippine con grappoli di fiori turchesi lunghi fino a un metro. Dai muri e sulle pergole ci sono glicini e gelsomini, ma anche i fiori magenta del Geranium maderense e le Bromelie sudamericane che trovate in boccio nel sottobosco.
© Dmitry Tereshchenko
Sulla collina ci sono mimose e ginestre mentre cisti e rosmarini riempiono l'aria di fragranze aromatiche e pungenti. Si aprono le foglie degli aceri giapponesi e i fiori delle Aloe, sbocciano i Leucospermum e le Protea sudafricane con i fiori dalle forme fantastiche e dai colori brillanti; fioriscono gli alberi brasiliani di Tabebuia e di Erythrina, e l'aria si riempie del profumo di zagare.
Nel microcosmo del giardino si danno appuntamento piante di tutto il mondo, per celebrare il ritorno della bella stagione. Pronti a entrare in questo mondo incantato attraverso i social? Scegliete voi se preferite Facebook o Instagram.