Vogue Italia di aprile: l'editoriale del direttore
Molti amici
Many friends have helped us in writing this book
(dalla prefazione di “Orlando”, Virginia Woolf, libero adattamento)
Ci sono prodotti creativi che sono frutto
* Letto sulla porta di una scuola chiusa per Covid: un filo rosso e invisibile lega chi è destinato a stare insieme. Si allunga, si accorcia, si annoda. Ma non si spezza mai.
Sono entusiasta di aver potuto lavorare a questo progetto per Vogue Italia con un gruppo di persone straordinario. Ho scelto di coinvolgere non solo amici che appartengono al mondo della moda, ma anche all’arte e alla letteratura, e agli altri ambiti che amo e che quindi volevo fossero rappresentati in questo numero. È un gruppo di persone che ammiro, e che so continuerò ad ammirare in futuro. Come Malick, per fare un esempio: è un nuovo fotografo, è assolutamente fantastico, e l’idea che potesse produrre immagini così belle per un magazine tanto prestigioso è stata davvero emozionante. Negli anni, Vogue Italia è stata per me la rivista di moda più stimolante. Risparmiavo per comprarla e non appena usciva l’andavo a cercare nelle edicole di Londra. Esserne il Guest Editor per un mese è stato davvero, davvero speciale.
Kim Jones
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