“La ragazza delle piantagioni di cotone”, così si definisce lei stessa, cresciuta in Nutbush, Tennesse, come Anna Mae Bullock. Quando divenne Tina Turner, si trasformò in
Contro ogni aspettativa, la star ha avuto la sua ascesa in uno dei periodi più bui e turbolenti per lei. Sul palco, accanto al marito musicista Ike (incontrato nel 1956) ha affascinato il mondo con le sue performance per due decenni, sfornando successi come Proud Mary (1971) e Nutbush City Limits (1973). Eppure nel privato, Ike sottoponeva Tina ad abusi fisici ed emotivi, che iniziarono nei primi anni '60 e finirono nel giorno del bicentenario dell'indipendenza nel 1976, quando Tina scappò dalla camera d’hotel di Dallas, dove Ike dormiva, con soli 36 centesimi in tasca.
Con l’uscita nel 1984 di What’s Love Got To Do With It arrivò la rinascita – non il ritorno – di Turner. “Era il debutto di Tina,” spiega lei stessa nel documentario, “questo era il mio primo album.” Indossava abiti corti, i suoi capelli erano ancora più corti e aveva un sogno: “Essere la prima cantante rock di colore a finire su Rolling Stones”. Andò oltre i dirigenti discografici razzisti per esibirsi di fronte a 180.000 fan; vestì i panni dell’indomabile Aunty Entity nel film campione d’incassi Mad Max oltre la sfera del tuono (1985); rilasciò un libro di memorie I, Tina: My Life Story (1986) e un film autobiografico, e si esibì in nove tour da solista.
Anche se Turner ha fatto il suo ultimo inchino al pubblico all’età di 69 anni nel 2009, la sua abilità di affascinare un pubblico globale non è mai venuta meno. Da quando si è ritirata in Svizzera con il suo secondo marito Erwin Bach, un dirigente musicale che ha sposato nel 2013, ha pubblicato un’altra autobiografia, My Love Story (2018), si è vista in un musical sulla sua vita —Tina: The Tina Turner Musical — nei teatri di Londra e New York, e ha ottenuto un Grammy alla carriera (Lifetime Achievement Award).
Il documentario Tina è un ringraziamento dell'icona a tutti i suoi fan. E in questo articolo, Vogue riflette sui momenti più memorabili della stupefacente carriera della superstar - ben 60 anni di strepitosi successi - insieme alle persone che la conoscono meglio.
Donatella Versace
Donatella Versace, Gianni Versace e Tina Turner
© Gian Paolo Barbieri
“Con mio fratello Gianni abbiamo vestito Tina quando si è esibita a Milano nel maggio del ’97. Creammo un miniabito in stile lingerie con una rete di cristalli, molto corto. Quando lo vide disse ‘Più corto’. Mentre lo indossava e si guardava allo specchio ci fu un cambiamento improvviso nel suo atteggiamento. La leonessa era uscita. Tina capisce davvero e sa sfruttare il potere dei vestiti. Dietro le quinte, prima della sua esibizione, ballò con Gianni. Fu magico, non dimenticherò mai quel momento. Sul palco la sua energia era incredibile!”
Lionel Richie
Tina Turner e Lionel Richie insieme ai Grammy Awards 1985
© Lennox Mclendon/AP/Shutterstock
“Quando penso alla mia cara amica Tina, mi vengono in mente determinazione, forza e un’incredibile etica lavorativa. Ci sono artisti, ci sono cantanti e ci sono intrattenitori. E Tina è tutte e tre le cose.
“Tina era in procinto di pubblicare il suo nuovo album Private Dancer e aveva appena affrontato un orribile divorzio quando accettò di essere il numero di apertura del mio tour mondiale Can't Slow Down. Mi ricordo quando veniva alla prove – era molto tranquilla, quasi timida, con questo sorriso e personalità incredibili. Poi, la musica iniziava e si trasformava in Tina Turner! Quando non ero sul palco con lei, mi sedevo e guardavo quello che faceva.
“Essere un fan di Tina è una cosa, ma trovarsi sul palco con lei è stata una delle sensazioni più incredibili di tutta la mia vita. Non c’era mai un momento di noia, tutto era fuoco puro. Ciò che amo di Tina è che ti ipnotizza con il suo canto, la sua esibizione, la sua energia. Quando era il mio turno di cantare, mi parlava tutto il tempo; non riuscivo a focalizzarmi su ciò che stavo facendo. Continuava a dire ‘Forza Lionel! Andiamo, forza!’ Incoraggiandomi al punto tale che le dicevo ‘Se la smettessi di parlare, forse riuscirei a concentrarmi [ride].’
“Dal momento in cui è salita sul palco con me durante il suo ritorno come Tina Turner, alla registrazione di We Are The World (1985), fino a quando mi portò con sé nel suo tour Twenty Four Seven [2000], dopo essermi preso una pausa, abbiamo condiviso momenti storici che non dimenticherò mai. La mia amica è una star e una leggenda vivente, un’anima unica nel suo genere che il mondo è fortunato ad avere.”
Giorgio Armani
Tina Turner e Giorgio Armani
© Stefano Guindani / Courtesy Giorgio Armani
“Il mio rapporto con Tina è di lunga data e, nel corso degli anni, rispetto e stima reciproca sono sbocciati in una bellissima amicizia. È stata al mio fianco per alcuni dei più grandi traguardi della mia vita professionale e personale, come quando mi è stata conferita la Légion d'Honneur nel 2008 (la più alta onorificenza francese).
“Mi ha lusingato che Tina mi abbia chiesto di realizzare il suo abito da sposa nel 2013, che indossò con il suo caratteristico fascino esplosivo. L’ho vista dal vivo a Londra nel 2009 e la sua voce è la combinazione perfetta di carisma, magnetismo e forza, proprio come lei.
“Ciò che ammiro di più è la sua energia incontenibile, la tenacia che ha dimostrato nel corso degli anni e il suo modo di evolversi pur rimanendo eternamente giovane. Ogni volta che siamo insieme mi rendo conto, quando la guardo, che il tempo si è fermato davvero per lei.”
Gayle King
“Ho incontrato Tina per la prima volta nel 1996 dietro le quinte del suo tour Wildest Dreams ed ero in estasi. Era tutto ciò che uno si aspetterebbe da lei: stupenda, gentile e una vera dura. Avevo familiarità con le sue vicende ed ero meravigliata dal suo non arrendersi mai. Mi rende felice sapere che è amata come si deve da diversi anni ormai E anche se non si esibisce più sul palco, chi come me la adora, è ancora qui a sostenerla”.
Keith Richards
Tina Turner e Keith Richards in una performance insieme nel 1985
© Time & Life Pictures
“Ho incontrato Tina per la prima volta nel 1964. Con i Rolling Stones avevo appena iniziato il nostro tour nel Regno Unito. Nel backstage, si aprì la porta di un camerino e lì, proprio davanti ai nostri occhi, c’era Tina Turner. Dopo aver superato lo shock iniziale, ho conosciuto una signora bella, elegante, piena di calore umano, fascino e umorismo. Da quel momento in poi, divenne la nostra sorella maggiore. Ricordo che disse a Mick Jagger di strofinare un del vaporub sul petto, perché la sua voce era un po’ rauca. Abbiamo lavorato insieme altre volte. Tina riusciva a coinvolgere il pubblico ogni sera e lo fa ancora oggi. Che donna!”
Bob Mackie
Tina Turner con un look Bob Mackie
© Harry Langdon / courtesy Bob Mackie
“Ho iniziato a lavorare con Tina poco dopo il suo divorzio da Ike (nel 1978). Stava tornando nel mondo dello spettacolo – i suoi spettacoli di Las Vegas includevano una dozzina di cambi d’abito e si esibiva in TV con Cher. In effetti, ho realizzato per loro abiti identici con fiamme in paillettes. Le due erano vestite esattamente allo stesso modo, era davvero fantastico! Il corpo e le gambe di Tina sono incredibili, quindi sarebbe risultato noioso farle indossare un abito lungo da sera. Fece shopping in alcune delle boutique più economiche di Parigi, mi portò degli abiti e disse: ‘Fammi sembrare una cavernicola!’
“Anni dopo, per il suo tour del 50esimo anniversario nel 2008, la vestii io. Le feci visita nella sua casa in Svizzera e quando arrivai stava dicendo al giardiniere esattamente come voleva che facesse le cose; tutti i suoi costumi erano accuratamente organizzati nel suo garage, è una vera perfezionista.
“Tina aveva oltre settant’anni a questo punto. Durante le sue performance, volava sopra il pubblico su un braccio meccanico che chiamavamo ‘l’artiglio’ con décolleté Louboutin altissime e nessun’imbracatura di sicurezza. Sapeva esattamente chi fosse e cosa ci avrebbe dato su quel palco. È una vera forza della natura e io la adoro”.
Rod Stewart
Rod Stewart canta sul palco con Tina Turner, circa 1981
© Christian Simon Pietri / Sygma via Getty Images
“Non avevo mai avuto l’opportunità di cantare con qualcuno di cui ascoltavo le canzoni da piccolo. Sfortunatamente, erano tutti morti – Sam Cooke, Otis Redding, Muddy Waters. Ma eccomi lì, nel 1990, mentre camminavo per un viale affollato di Nizza nel sud della Francia, cantando It Takes Two per una pubblicità della Pepsi con la dea Tina Turner. E avevamo entrambi tagli di capelli simili!
“Tina ha cantato con Bowie e Jagger, ma uno dei miei ricordi preferiti è la magia pura e scintillante di quando cantò Hot Legs al Forum di Los Angeles, nel 1981. Che leggenda. Che cantante. L’epitome assoluto di sensualità… E Tina non era neanche male.”
Tinaè disponibile in streaming adesso su HBO, Sky e Foxtel in Australia, e verrà rilasciato internazionalmente a giugno