Moda sostenibile: Roberto di Stefano lancia Sustainable Voices

Moda sostenibile: il brand di borse Roberto di Stefano inaugura un progetto dedicato a voci femminili sulla sostenibilità.

Roberto di Stefano, brand di borse e accessori

made in Italy fondato nel 2017 dall’omonimo designer, oggi ha messo la sostenibilità al centro della propria visione, scegliendo per le proprie creazioni i materiali vegani e cruelty free. Il progetto Sustainable Voices segna un ulteriore passo in questa direzione per sollecitare una maggiore consapevolezza sul tema. Si tratta di un talk articolato in vari capitoli, che chiama in causa figure di rilievo nei rispettivi settori - moda in primis, ma anche food, arte e beauty - invitandole a condividere i propri pensieri in materia, individuando tre parole chiave legate alla sostenibilità. Il primo capitolo dell’iniziativa coinvolge sei personalità dai background eterogenei, cominciando da Valeria Margherita Mosca, forager, ricercatrice ambientale e direttrice di Wood*ing (un laboratorio di sostenibilità alimentare e cooperazione con l’ambiente), secondo cui con sostenibilità si intende “ l’essere sopportabili all’interno del sistema in cui siamo immersi, coscienti e responsabili di quello che è intorno a noi”. Le sue parole chiave per definire la sostenibilità sono: osservazione (per comprendere e capire più a fondo), responsabilità e coscienza (essere cosciente di ogni nostra azione). 

Valeria Margherita Mosca

Segue la riflessione di Olga Pirazzi, responsabile del progetto Fashion B.E.S.T. di Cittadellarte - Fondazione Pistoletto, che trova nella sostenibilità una possibilità per creare consapevolezza e cambiare le cose, puntando sui tre concetti fondamentali di trasparenza, responsabilità ed equilibrio. 

Olga Pirazzi

Per la giornalista di moda Chiara Tronville, invece, sostenibilità significa vivere in maniera più armonica con l’ambiente e la natura; le parole per lei rilevanti sono le 3 P - pianeta, persone, profitto felice - tutte esprimono il bisogno di agire con onestà e trasparenza, evitando qualsiasi integralismo, definendo modelli di business che devono essere di per sé sostenibili. 

Chiara Tronville

E ancora Orietta Pelizzari, esperta di mercati e relazioni internazionali, consulente e fashion advisor, associa la sostenibilità all’onestà in senso lato, a tutti i livelli; parla di onestà intellettuale, sociale e artigianale fino a quella industriale. E commenta: ”La parola onestà è la giusta evoluzione della responsabilità”. Per Orietta i tre termini correlati alla sostenibilità sono: responsabile, onesto, vero, poiché solo considerando il tema come una questione culturale (cultura del bello, del ben fatto, dell’heritage ecc.) si può essere onesti con tutti, da chi produce fino al pubblico finale.

Orietta Pelizzari

Giorgia Cantarini - senior editor de L’Officiel Italia e responsabile del progetto Sustainable Style di Pitti Immagine - lega la sostenibilità al rispetto per l’ambiente, le persone e gli animali, citando in proposito tre aggettivi, ovvero non inquinante, etico e tecnologico. Soprattutto ci ricorda come “nessuno comprerà la moda sostenibile in quanto tale, ma è imprescindibile un contenuto di stile: la sfida consiste dunque nell’unire queste due realtà”. 

Giorgia Cantarini

Chiude il panel la make up artist e fondatrice della startup green Co_Organic Skincare Cosetta Giorgetti, che ribadisce quanto la sostenibilità equivalga alla consapevolezza a 360 gradi, in ogni gesto, dal micro al macro; la considerazione generale dell’argomento è radicalmente cambiata perché oggi siamo costretti a guardare in faccia la realtà, “la noncuranza ci ha condotti a una situazione drammatica come quella attuale e quindi la coscienza è fondamentale per il cambiamento”. 

Cosetta Giorgetti

Il carattere di queste sei donne è stato raccontato attraverso una serie di ritratti e un video diretto da Federico Ghiani in cui si racconta la loro visione e impegno quotidiano verso le tematiche green (sostenibilità, cruelty free, vegan) e nel supportare l’innovazione sostenibile portata avanti da Roberto di Stefano, che ha scelto un’altra start up innovativa -  Desserto - azienda messicana nota per il materiale ottenuto dalla pianta del cactus. In pochissimo tempo Desserto ha già vinto numerosi premi,  tra cui recentemente il prestigioso riconoscimento “Compassionate Company Award for the Ethical Treatment of Animals PETA”. In Italia il materiale di Desserto è distribuito in esclusiva da Centro Accessori SpA, situata a Monte San Giusto nelle Marche, regione nota a livello internazionale per la vivacità del suo distretto calzaturiero. L’azienda, che ha compiuto i 40 anni di storia, anche grazie ad Alessio Castricini, Business Development Manager, ha sviluppato The Conscious Collection per far conoscere, sperimentare e produrre ai designer e alle start up diversi materiali sostenibili utilizzati per calzature e accessori. Un catalogo di materiali e componenti che sono stati ampiamente testati dall’azienda marchigiana. E proprio tra Centro Accessori e Desserto è iniziata la preziosa collaborazione con Roberto di Stefano per continuare a lavorare sulla sperimentazione sostenibile. Conclude lo stesso Roberto: «Gli ultimi anni mi hanno dato modo di ripensare a molti aspetti della vitae ho deciso che la mia collezione di borse doveva allinearsi al cambiamento e ho sentito l’esigenza di un deciso rinnovamento. La collezione è ora 100% vegan, cruelty free e sostenibile. È un piccolo passo, ma necessario per andare verso una moda più consapevole. E proprio per questo ho pensato a un progetto come Sustainable Voices per dare spazio ad altre persone che con il loro impegno e passione lavorano per un cambiamento positivo».

Ecco il video dedicato a questo progetto di moda sostenibile.

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