«Una delle cose che contano di più per me, in questo momento, è lavorare con grandi professionisti che siano anche persone oneste e abbiano come obiettivo
«Anche mio padre è nato in Ghana, quindi mi sono sentita come in famiglia», dice sorridendo. «A rendere tutto ancor più emozionante è il fatto che ci fosse James all’obiettivo e che stessimo reinterpretando un suo scatto di tanto tempo fa divenuto ormai iconico. E poi sapere quanto lui tiene alle proprie origini e che la Serpentine Gallery gli abbia reso omaggio dedicandogli una retrospettiva. Questo è il genere di collaborazioni che preferisco. Dà un significato a quello che fai perché hai la sensazione di partecipare a qualcosa di importante non solo per te, ma anche per tanta altra gente, e sai che per loro conta ancora di più».
Sono trascorsi più di cinque anni da quando Tim Walker ha fotografato Aboah per la cover di Vogue Italia, e da allora sono successe tante cose. Gurls Talk, la piattaforma digitale creata dalla modella attivista, l’ha portata da Londra ad Accra e ancora più lontano per parlare con le donne e aiutarle a sentirsi più forti affrontando i temi dell’identità culturale e della salute mentale, un impegno che, solo su Instagram, ha fatto aumentare di quasi mezzo milione i follower. Aboah si è anche aggiudicata un ruolo, a fianco di Scarlett Johansson, nell’adattamento del cult dell’animazione giapponese Ghost in the Shell.
Oggi, è semplicemente alla ricerca di un modo per dare un significato alla sua vita, sia dal punto di vista creativo che della crescita personale. Uno dei look dello shooting è stato disegnato e curato nello styling da Kenneth Ize, designer finalista dell’LVMH Prize 2019, che Aboah considera un amico intimo e un partner nel lavoro.
(Continua)
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In apertura: questa immagine di James Barnor, realizzata a Piccadilly Circus, Londra, è l’omaggio a un identico scatto eseguito dal fotografo nel 1967. Model Adwoa Aboah @ Dna. Cappotto, top e pantaloni, Kenneth Ize Fall 2021. Kitten heels, Manolo Blahnik. Orecchino in vetro di Murano, Nita. Sittings editor Flora Huddart. Hair Jaz Lanyero. Make-up Celia Burton @ Jaq Management. Photo assistant Giulia Sartorelli. Digital tech Alys Morrison. On set Jackson Forsythe. Special thanks to: Hans Ulrich Obrist, Lizzie Carey-Thomas, Josef O’Connor.