Per Terrence Zhou, artista multidisciplinare e designer di base a New York, gli elementi essenziali per raccontare la sua visione che unisce danza e moda, sono colori, forme, suoni e movimento.
Realizzata in collaborazione con vari artisti, come il regista George Miller, la coreografa Matilda Sakamoto, i ballerini Carly Johnson e Claude Johnson, e poi con Rix Chan, performance artist, la compositrice e vocalist Katie Jenkins e i creativi della DorDor Gallery, la presentazione della collezione autunno inverno 2021 2022 è una performance che intreccia danza e moda. Nella collezione, capi dalle silhouette insolite, come top rossi a forma di trottola, abiti in pizzo fluo, e persino una coda di sirena in plastica modellata in 3D. Zhou, che ha studiato matematica e ingegneria prima di diventare stilista, ha attinto al suo background per creare questi dettagli.
Secondo il designer, la collezione è una rappresentazione umoristica del fisico ideale dei ballerini di latino americano. “Mi è piaciuto molto osservare il modo in cui questi ballerini e performer esprimono le loro emozioni attraverso i movimenti dei muscoli e del corpo”, ha detto Zhou, “E volevo che chi guarda la performance nella mia presentazione avvertisse l’intensità emotiva del mio processo creativo”. Questo aspetto è visibile nell’uso delle forme geometriche per le spalle ampie e per il punto vita molto stretto delle sue creazioni, che visivamente fanno pensare proprio ai ballerini in movimento continuo: gli abiti diventano interattivi.
Nonostante i tanti elementi (moda, arte, musica, danza) presenti nella performance che racconta la collezione, Zhou ha curato personalmente ogni aspetto. Ad esempio, ha collaborato con il fotografo Honglin Cai, con la stylist Andree Kong e la makeup artist Dani Moreno su determinate palette colori che comunicano la sua vision. Ha anche aiutato a dirigere i ballerini e a dare suggerimenti per poter illustrare al meglio il rapporto fra i performer e i suoi abiti. Il contributo di Zhou in ogni aspetto del progetto lo ha aiutato a comprendere meglio l’impatto della sua arte. “Ho provato una sensazione unica, qualcosa che non avevo mai provato prima semplicemente disegnando abiti”, ha detto. “I capi prendono vita e io, a mia volta, ho sentito una nuova vita e una nuova ispirazione dentro di me”.