I ricordi di un’infanzia trascorsa al mare, tra le colonie della riviera romagnola, sono il punto di partenza della collezione primavera estate 2022 di Federico Cina, intitolata appunto Infanzia A-mare, e
presentata durante la scorsa Milano Fashion Week. La malinconia che inevitabilmente si prova ripensando a quei momenti fatti di leggerezza e divertimento viene quindi rielaborata per essere fissata, piacevolmente, nella memoria, grazie all’apprezzamento delle piccole cose: dettagli di scenari balneari diventano lo strumento per ripercorrere attimi di felicità. Proprio come il lavoro del fotografo romagnolo Luigi Tazzari, la cui opera “Addio Colonia”, è stata scelta da Cina come fonte di ispirazione per la collezione, vista l’attenzione per scene e oggetti quotidiani cristallizzati in ogni scatto. Ancora una volta quindi, il designer romagnolo racconta la sua terra in un costante desiderio di trasmettere l’amore e l’attaccamento che prova verso di essa, non solo descrivendone le tradizioni, ma in questo caso anche gli scenari più tipici. “Ricordo le giornate al mare di quando ero bambino. La mia Romagna era anche questo, l’odore di crema solare, l’aria salmastra e il garbino che accarezzava le spalle. Il pulmino passava da casa all’alba e attraversavamo le campagne per arrivare in spiaggia. Ricordo i muri delle colonie, raccontavano di amori e amicizie, sospese tra il passato e un tempo eternamente presente”, queste le parole di Cina.
I completi a due bottoni dal taglio rilassato, in color panna, aprono la collezione primavera estate 2022 di Federico Cina, affiancati da camicie da bowling in un classico azzurro, portate con pantaloni morbidi e mocassini dalla punta squadrata. Le camicie sono anche in seta stampata con i caratteristici grappoli d’uva, che per questa stagione sono stati stilizzati, over con un patchwork di righe di colori differenti, o ancora decorate da piccoli disegni naïf. I pantaloni ampi sono rifiniti da pinces e proposti in colori della terra come il marrone castagna, poi indossati con marinière in maglia o con maglieria retata, usata per gilet e maglioni con lo scollo a V, in delicati toni pastello, ma anche per completi formati da bermuda e cardigan. I capispalla infine sono overshirt color ruggine con tasche frontali con pattina, soprabiti con fodera stampata a contrasto con i tipici scenari da banchetto del brand, e trench tagliato trasversalmente per diventare un blouson con orlo a vivo.