Youtube e Google Arts & Culture - la piattaforma no profit del celebre motore di ricerca - celebrano la storia e l'eredità della musica elettronica con Music, Makers & Machines, una
Qualche nome? Ci sono etichette storiche come XL Recordings e Innervisions, senza contare il più grande centro teatrale d'Europa - il londinese Barbican Centre - Deutsches Museum e l'Amsterdam Dance Event. Anche l'Italia non poteva essere da meno: oltre alla partenopea Fondazione Made in Cloister e all'Hangar Bicocca - presente con l'installazione unidisplay di Carsten Nicolai - da segnalare la virtual exhibit Studio di Fonologia musicale di Milano della RAI, il progetto nato nel giugno del 1955 per iniziativa di Luciano Berio e Bruno Maderna che ha visto i primi esperimenti sonori precursori della musica elettronica in Italia.
Dopo iniziative come Art Zoom con FKA Twigs e Grimes, Beethoven Everywhere ed “esperimenti immersivi”come Blob Opera o Assisted Melody, Google Arts & Culture con questo nuovo gateway aiuterà gli utenti a intraprendere un percorso lungo tutta la storia della musica elettronica: dai producer più influenti alle macchine utilizzate per crearla. Ed usarle in prima persona: "AR Synth" è un esperimento AR / 3D online che aiuta a comporre e interagire con cinque famosi sintetizzatori della collezione del Museo svizzero degli strumenti musicali elettronici.
Con 200 mostre online non c'è che l'imbarazzo della scelta, anche se noi abbiamo già deciso la nostra preferita: Club Kids & Queer Pioneers è una splendida retrospettiva sui pionieri LGBTQ - troppo spesso dimenticati - nella storia della musica elettronica. La mostra include fotografie direttamente dall'archivio del Museum Of Youth Culture di Londra, con maestri come Marcus Graham e Peter Walsh, di cui vi sveliamo qui una piccola selezione. Per la collezione completa invece, non c'è che da visitare - virtualmente - il mastodontico progetto di Google Arts & Culture. Enjoy!