Quante volte l’abbiamo detto e quante volte ne continuiamo ad avere conferma? Gli archivi sono davvero delle miniere di meraviglie e questo, badate bene, non è per dire “che belli i tempi andati” e – sottinteso – criticare il presente, ma è semplicemente per rimarcare l’intelligenza delle aziende, grandi e piccole, che sanno mettere a frutto i loro patrimoni. Ecco oggi Bul-Bo, il bel progetto di illuminazione che in quei seminali anni tra fine 60 e primi 70 lo Studio Gabetti e Isola ideò per arredare gli appartamenti del Centro Residenziale Olivetti a Ivrea, voluto da Roberto Olivetti per i suoi dipendenti. Passati 50 anni, Axolight lo riedita seguendo quell’approccio intelligente che accomuna le aziende impegnate su questo fronte, vale a dire: nel rispetto filologico del progetto originale introdurre al contempo i necessari ammodernarmenti nei materiali e nelle tecnologie. Fatto salvo l’aspetto ludico e di totale rottura, quella foggia che richiama una bandiera ritagliata sulla sagoma di una lampadina, così come il tessuto sintetico della base a forma di bulbo che contiene 25 chili di pietra in granuli quali contrappeso, si è migliorata la maniglia del manico per il trasporto, così come – fondamentale – la scelta del materiale del lungo stelo portalampada (2,3 metri). Inoltre, l’inserimento di una sorgente LED da 16 W dotata di un cursore per modificarne manualmente la posizione e modulare il flusso luminoso rende Bul-Bo facilmente adattabile ai diversi ambienti ed esigenze. Last but not least, si è studiata una scomponibilità della struttura per rendere più semplice il trasporto grazie alla riduzione dell’imballo. La Bul-Bo è ordinabile da questo mese.