Il punto di vista di Casa Vogue. Mariolina Mono di Magis

Il punto di vista di Casa Vogue. Mariolina Mono di Magis

Questo primo Punto di vista, proprio alla partenza del nuovo anno, è una buona occasione anche per un nuovo, ultimo saluto a Enzo Mari, nonché

per ricordare il suo modo di progettare. Paradigmatico è in tale senso l’esempio che offre uno dei progetti realizzati da Magis. Disegnata nel 2002, la sedia impilabile Mariolina con struttura in tubo d’acciaio e seduta e schienale formati in polipropilene per stampaggio a iniezione, struttura tubolare cromata e la versione Mono (nelle foto), che si distingue per la struttura in tubo di acciaio verniciato poliestere, è infatti uno dei classici progetti “senza tempo”  o meglio al di là del tempo e delle mode, così tipici di Mari
Mariolina di Magis

Il che non vuol dire che l’artista-designer non fosse attento all’innovazione. Tutt’altro. Se infatti Mariolina ricorda lo stile degli anni 50 – magari le forme delle seggioline che stavano dietro ai banchi di scuola o quelle di tante sedute che erano nelle cucine italiane – presenta d’altro canto delle caratteristiche costruttive che solo un’attenta conoscenza delle nuove tecnologie e dei materiali rendono possibili. Il sedile e lo schienale non sono infatti più fissati, come era un tempo, alla struttura attraverso viti o rivetti, ma per mezzo di una serie di nervature in plastica stampate che abbracciano la struttura metallica sul retro del sedile e dello schienale. 

Proclami a parte, come «Il mondo non è stato progettato per i ricchi», o varie prese di posizione che potevano anche apparire contraddittorie, ma comunque sempre coerentemente controcorrente, Enzo Mari ha sempre pensato che il buon design dovrebbe essere alla portata di tutti e di conseguenza ha agito. E Mariolina rimane di tutto ciò una testimone più che attendibile.

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