Justin Bieber: abbiamo ascoltato con lui il suo nuovo album, Justice

Justin Bieber: abbiamo ascoltato con lui il suo nuovo album, Justice

È passato un anno, quattro settimane e due giorni dall’uscita del quinto album di Justin Bieber, Changes. In questo periodo, il mondo è stato colpito dalla

pandemia da Covid-19, l’emergenza climatica è ancora più critica, l’ingiustizia razziale e le discriminazioni di genere continuano ad ammorbare la società e – purtroppo – la lista potrebbe continuare. Siamo onesti: è stato decisamente un anno ‘No’ per il pianeta Terra. Il cantante canadese ne è estremamente consapevole tant’è che, quando ci ha fatto ascoltare il suo nuovo album, Justice,  su Zoom ha parlato del desiderio che questo “potesse parlare al mondo intero”.

“Spero che stiate bene. È un periodo assurdo per tutti. C’è tanta incertezza”, ha dichiarato Bieber in diretta dalla sua abitazione di Los Angeles, dove lo hanno raggiunto i suoi manager, Scooter Braun e Allison Kaye. “Il mio obiettivo nel creare questo album era offrire conforto a chi lo ascolta… So che molta gente è in lockdown, isolata, ma la musica ha davvero il potere di riunire”, afferma, per poi passare i 75 minuti successivi a suonare e a parlare dell’album

Ecco cosa è successo quando Bieber (o “iPad 7” – il suo nome su Zoom) ha fatto ascoltare al team di Vogue le 16 tracce del suo nuovo album, Justice.

Il suo look era casual chic (con sfondo mistico)

La barba leggermente incolta ma pur sempre – innegabilmente – bello, durante la video-chiamata Biebs ha indossato una felpa color panna di Fear of God Essentials e sfoggiato diversi accessori. Il primo era una berretta rossa di ‘Drew’ che ha poi sostituito con un cappello da baseball verde e giallo. E tra il primo e il secondo ‘cambio di look’ si è aggiustato i capelli usando la macchina fotografica dell’iPad. L’unico gioiello in vista era una piccola croce in argento sul lobo sinistro.

Siamo stati fortunati ad avere uno sfondo vero – e non uno precaricato su Zoom. Si trattava di un enorme tappeto (o forse un telo appeso dall’alto), rosso e mistico, con Bieber seduto molto vicino alla telecamera. Non era molto chiaro in che parte della casa si trovasse anche se, di tanto in tanto, spariva in cucina per prendere una bottiglietta d’acqua permettendoci – così facendo – di intravvedere alcuni dei quadri appesi e i mobile della cucina bianchi, e sorprendentemente ordinari.

Il titolo,Justice, ha diversi significati

Dopo averci ringraziato, Bieber ci ha spiegato come e perché abbia scelto questo titolo. “L’ho intitolato Justice perché c’è molta ingiustizia nel mondo ed è così da sempre. Inoltre, il mio nome Justin significa giustizia, quindi un motivo in più. Sono molto onorato di svolgere anche solo un piccolo ruolo e fare musica che è in grado di motivare e confortare la gente in questo particolare momento”, ci dice prima di presentare la prima traccia dell’album, 2 Much, prodotta da Skrillex, che si apre con un breve campionamento di un discorso di Martin Luther King Jr.

Accompagnata dal pianoforte, questa traccia super delicata è una dedica appassionata alla moglie, Hailey. “Sono un inguaribile romantico. Queste è una di quelle canzoni in cui parlo di quanto ami mia moglie”, commenta con un sorriso a trentadue denti. Poi inizia a cantarci su in maniera entusiasta, soprattutto i seguenti versi: ‘Non voglio addormentarmi / Preferisco innamorarmi’ (I don’t want to fall asleep / I'd rather fall in love) […] ‘Due secondi senza di te sono come due mesi’ (Two seconds without you is like two months), ‘Mi piace come vuoi bene a tua mamma’ (I love the way you love your mom), e ‘Continuo a rivivere l’istante in cui ti ho incontrata, la mia più grande fortuna / Prego per te, Guarda cosa ha fatto Dio’ (I still relive that second I met my biggest blessing / Pray for you, look what God has done).

L’album vanta molte collaborazioni, vecchie e nuove, da tutto il mondo

Bieber ha ingaggiato tanti ospiti internazionali ( tutti uomini) a collaborare all’album. Burna Boy rappresenta la Nigeria per la traccia Loved By You prodotta da Skrillex: “È il mio stile preferito ora come ora. Adoro il ritmo africano, ti fa venire voglia di muoverti e ballare, e la gente ne ha bisogno”. In Love You Different, invece, c’è Beam, giamaicano di Kingston, che “porta quel sound cool tipico dell’isola caraibica”.

Daniel Caesar e Giveon (due musicisti soul diventati famosi l’anno scorso con Chicago Freestyle di Drake) si riuniscono nuovamente firmando una slow jam come Peaches mentre il rapper 17enne australiano The Kid LAROI ha collaborato a Unstable. Nell’edizione deluxe dell’album, Lil Uzi Vert appare su There She Go, che Bieber pensa “andrà alla grandissima su TikTok perché ha quel genere di mood”. Nella ballata As I Am, troviamo invece Khalid, nominato a ben cinque Grammy. Ma sappiamo anche che Chance The Rapper ha partecipato a Holy e Benny Blanco a Lonely.

Justin Bieber

© Mike Rosenthal

Ci sono forti richiami a Phil Collins (ma non lasciate che vi mettano fuori strada)

Deserve You, la seconda traccia dell’album, cita in maniera piuttosto esplicita l’ex batterista dei Genesis con quel rullo di tamburi che si staglia a metà traccia in In The AirTonight. La prima metà di Justice è caratterizzata da sonorità synth molto anni 80. Anzi, le influenze pop e disco percorrono l’intero album.

Die For You mostra un’inclinazione particolare per i Duran Duran e i Depeche Mode mentre Somebody affonda le radici nella musica bop con l’aggiunta di chitarre grunge. Che dire, sembra proprio che il trend all’insegna di strobosfera e abbigliamento in spandex riavviato l’anno scorso da Dua Lipa con Future Nostalgia continuerà nel 2022. Anzi, a tal proposito, val la pena ricordare che The Monsters & Strangerz, team di produttori che firma anche i testi, ha lavorato a entrambi gli album.

Justiceaffronta in maniera diretta il tema Black Lives Matter

Die For You, con il cantante e rapper della Florida, Dominic Fike, si apre con l’estratto di un discorso che Martin Luther King Jr tenne all’interno di un sermone alla Ebenezer Baptist Church, di Atlanta, il 5 novembre 1967, un anno prima della sua morte, in cui affermava: “Se non avete mai trovato nulla che vi fosse così caro e così prezioso per cui eravate disposti a morire, allora non siete adatti alla vita”.

“Quello che volevo era amplificare la voce di Martin Luther King Jr e portarla a questa generazione”, spiega Bieber. “Io sono canadese e Martin Luther King Jr non ha rappresentato una figura così significativa nella nostra cultura ma questo discorso risale a un periodo in cui sentiva che sarebbe morto per la causa. E alla fine, quello contro cui si batteva erano il razzismo e le divisioni. Penso che il suo messaggio significhi che molta gente ha paura di combattere per ciò che è giusto ma se non lotti per la giustizia – ciò che è giusto – che uso stai facendo della tua vita? Scusate l’intensità ma è il momento che viviamo. È per questo che ci tenevo a fare questo album; perché è il momento giusto ed è necessario parlare di questi temi”.

Tratta anche il senso della perdita

Il testo potrà anche essere triste ma la parte acustica di Ghost è decisamente allegra e alterna arrangiamenti house e riff di chitarra. Bieber spiega che la canzone ha a che fare “col perdere qualcuno che ami. So che sono in molti ad aver perso una persona cara; so che è stato un anno estenuante in cui abbiamo dovuto dire addio a persone e a legami. Il motivo fa così: ‘Se non posso avvicinarmi, mi accontenterò del tuo spirito’. (If I can’t get close to you, I’ll settle for the ghost of you). Funziona anche per la situazione lockdown. Non possiamo relazionarci allo stesso modo di prima. Il che ha portato alcuni di noi a fare affidamento solo sui ricordi. Mi auguro che la gente si identifichi con il testo e spero che, in un certo qual modo, vi riempia il cuore di gioia e conforto”.

E riflette la sua salute mentale

In As I Am, con Khalid, Bieber fa i conti con se stesso ma lo fa da una prospettiva di positività. “Adoro questa canzone perché ha un messaggio di grande speranza”, dice. “Molte persone - me incluso a volte – sentono di non meritare di essere amati. Qui il ritornello dice: ‘Prendimi come sono e farò del mio meglio’. (Take me as I am and I'll do the best that I can). È quello il genere di impegno che ho preso nei confronti di mia moglie. Sono qui, nel bene e nel male. Questo sono io. Prendere o lasciare”.

Unstable, con le sue atmosfere inquietanti, arriva circa a metà dell’album ed è la traccia più toccante. “Ero davvero, davvero in crisi un annetto fa”, ammette Bieber. “Mia moglie mi è stata vicina e mi ha supportata in tutto. Il messaggio è un po’ questo: ‘Ci sei stata mentre mi sentivo emotivamente instabile’. È una canzone che parla di quanto stessi vivendo in quel momento. Ci sono tante persone che si sono trovate in una situazione simile. Dopotutto, questo è sempre l’obiettivo principale – fare musica con cui la gente si possa identificare. Musica che ti tocca dentro”.

A canzone terminata, Bieber aggiunge: “Era importante che non parlassi solo di cose da piccioncini innamorati ma anche delle battaglie e che riflettessi su cosa sta provando la gente in questo momento. Molti hanno perso il lavoro, persone care. La vita è stata completamente stravolta. Il tutto ha causato molta instabilità. Quindi mi auguro che Justice posso portare un po’ di conforto o di stabilità”.

Justice di Justin Bieber è già disponibile adesso

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