Renata Brenha, designer brasiliana di base a Londra, ha da poco presentato la collezione autunno inverno 2021 2022 con la quale ha voluto mixare una praticità che deriva dalla vita in
lockdown con tecniche di lavorazione a mano tipiche dell’America Latina. Il lavoro di Brenha è infatti sempre stato caratterizzato da approfondite ricerche sulla storia dei popoli nativi del Sud America che si sono affiancate, in questo caso, a ricordi familiari e storie personali. L’ispirazione è legata alle donne Quilombola, comunità dei discendenti degli schiavi africani che vivono in Brasile, per quanto riguarda le stampe floreali utilizzate; ma fa anche riferimento, soprattutto per le silhouette, ai popoli nativi che nel XVIII secolo si trovavano nelle regioni di confine tra il Brasile, il Paraguay, l’Uruguay e l’Argentina, insieme ad altri popoli stranieri, ad abitare in insediamenti coloniali nel bacino del Río de la Plata – realtà raccontata dalla regista argentina Lucrecia Martel nel film Zama, altra ispirazione della designer. Tutto questo a dimostrazione della cultura incredibilmente vasta dell’America Latina che ha accolto come un crogiolo tradizioni etniche differenti, ospitandone al suo interno di altrettante autoctone.
La collezione autunno inverno 2021 2022 di Renata Brenha si caratterizza per l’uso di stampe floreali, tutti tessuti recuperati che sarebbero finiti al macero. Ne sono un esempio i completi a metà tra il pigiama e lo stile workwear decorati da rose o proposti in total black, ma anche il patchwork di fiori usato per abiti dalle linee essenziali con le maniche lunghe o rifiniti da dei volant sulle spalle. Anche la goffratura ricorre come elemento distintivo della stagione invernale: è accentuata sul busto e si apre in delle vaporose maniche per abiti in un bianco panna, ma ritorna anche per scamiciati con uno strettissimo punto smock che si allarga in una gonna a ruota, in basso, e diventa uno scollo arricciato verso l’alto. Le gonne a ruota sono anche proposte in versione midi con una vita bassa e sono abbinate a felpe in un patchwork di tessuti upcycled, look per i quali la designer ha tratto ispirazione dai guerrieri del popolo Kayapó, un gruppo etnico brasiliano.