Libri estate 2021: i consigli degli editor di Vogue

Libri estate 2021: i consigli degli editor di Vogue

Libriestate 2021: i titoli da mettere in valigia per le vacanze

Il trolley della pausa estiva non è completo senza un paio di buoni libri, in

formato cartaceo o ebook che siano. Se ancora non avete scelto i vostri, qui trovate la selezione dei giornalisti di Vogue. Ah, e se non l'avete ancora letto, non dimenticate “Due vite” di Emanuele Trevi, vincitore del Premio Strega 2021 (è un libro indimenticabile).

C’era una volta a Hollywood di Quentin Tarantino,  La Nave di Teseo

È il primo romanzo di Quentin Tarantino. Precede il film e ne è stato ispirazione anche se sono piuttosto evidenti le differenze nei personaggi e nello sviluppo narrativo. 
La storia: Rick Dalton è un attore, una volta era protagonista di una serie di telefilm, ma adesso ottiene solo parti da cattivo, e annega i suoi dispiaceri nei whiskey sour. Una telefonata da Roma salverà la sua carriera o la suggellerà con la parola “fine”? La sua controfigura è l’uomo più chiacchierato dei set cinematografici (pare abbia commesso un omicidio e l’abbia fatta franca): Cliff Booth, un veterano di guerra dalla vita movimentata. E poi ci sono Sharon Tate e Charles Manson. Lei ha lasciato il Texas sognando di diventare una star del cinema e si gode il successo in una villa di Cielo Drive, sulle colline di Hollywood. Lui è un ex detenuto, venerato come un guru da un branco di hippie sballati. La storia la sappiamo tutti o quasi. Era il 1969 e a Hollywood successe qualcosa di drammatico. I diritti del libro sono stati venduti in 25 Paesi. (n.s.)

Prometto a me stesso la felicità, di Matteo Maffucci, Rizzoli

"È il mio primo vero romanzo", esordisce Matteo Maffucci, musicista e scrittore, quando gli chiediamo di dare una definizione del suo libro. Ne ho scritti altri di libri ma questa ha una storia e uno sviluppo che i primi non avevano. Non lo posso definire un romanzo epistolare, perché lo è solo nella sua prima parte che una sorta di preparazione alla storia. E neppure un romanzo di formazione, perché sono troppo vecchio per scriverne uno”. Il tema è la felicità, naturalmente, ma forse ancora di più il tempo che passa e quello che resta per raggiungerla. La storia: Tancredi è un architetto, ha una compagna e una vita che funziona. Ma non ha mai accettato la scomparsa di Diablo, l'amico del liceo. Quello silenzioso ma rispettato da tutti. Quello che aveva le risposte. Quello con cui ha preparato la maturità in compagnia di Francesca. Bellissima come sanno esserlo solo i ricordi di quel felice periodo lontano. 

"Forse quei pomeriggi mi si sono tatuati sul cuore, quei pomeriggi hanno sfiorato la perfezione come nessun altro momento della mia vita...
Tutta questa vita che è corsa via come un cane dietro la palla. 

E un giorno Francesca riaffiora...
“C'è molto di me in questo romanzo sparso in tutto quanto il libro”, ci dice ancora l'autore. ”Sono un po' Diablo e un po' Tancredi. In cerca di quella felicità che quando arriva travolge tutto, ti fa prendere decisioni nette, senza pezze e compromessi”. Ma adesso non pensate di aver capito la fine!  (n.s.)

La fabbrica di Hiroko Oyamada, Neri Pozza

Nel romanzo di esordio di Hiroko Oyamada riecheggiano le voci di Amélie Nothomb e Banana Yoshimoto. Proprio come le due famose scrittrici, anche questa giapponese 38enne riesce a costruire un romanzo a partire dalla descrizione di un microcosmo apparentemente minimo, fatto di gesti quotidiani e relazioni basilari. Protagonista è, appunto, una “fabbrica”, metafora intercambiabile per qualsiasi ufficio del mondo, che diventa il centro intorno al quale costruire un racconto di denuncia sull'assurdità e l'insensatezza del posto di lavoro di oggi. Se vi siete mai trovati a interrogarvi: “che ci faccio qui?” pensando alla vostra vita professionale, questo è il libro che fa per voi. No, non contiene risposte e soluzioni, ma fa riflettere. (f.r.)

Senti chi abbaia di Sara De Cristofaro e Lauretana Satta, De Vecchi

"Ho quattro zampe, la coda, posso essere di tanti colori diversi, ho la pelliccia, lunga, corta o addirittura cortissima e posso essere minuscolo, piccolo, medio, grande, e anche grandissimo. Spesso mi trovo a un capo di un bel nastro colorato che si chiama guinzaglio. Sono ilCanee vorrei presentarmi." 

Questo è l'incipit del libro. La parola al nostro amico più fidato che per 250 pagine ci accompagna in un viaggio alla scoperta della vera natura di un cane. "Il libro è nato perché Sara e io avevamo la percezione che mancasse in tema un testo che avesse solide basi scientifiche ma fosse scritto in modo semplice”. Ce lo racconta Lauretana Satta, una delle autrici appunto. Ma allora proprio a lei abbiamo chiesto di dirci quali sono le 5 cose più importanti che la voce narrante del libro, quella di un cane appunto, ci svela: 
1. Quando decidi di prendere un cane, la scelta deve essere consapevole. Non stai prendendo un oggetto. È come se prendessi un figlio - che non è umano e quindi ha bisogni diversi. Per questo devi essere disposto a entrare nel suo mondo, a convivere  con lui, a capire il suo carattere. Metti in conto una buona dose di pazienza e di flessibilità. 
2. Ogni cane ha il suo carattere, non è solo una questione di razza. Sento dire: prendo un cane della stessa razza perché so cosa mi aspetta. Non c'è nulla di più sbagliato. Quando in casa arriva un cucciolo devi ascoltarlo, capirlo. Anzi ci vuole addirittura anche un paio d'anni per entrare in sintonia con un cane. 
3. Il cane ha memoria e senso del tempo. L'etologo Marc Bekoff sostiene infatti che il cane senza memoria non si sarebbe evoluto come è invece accaduto. A parlare di senso del tempo, invece, è una studiosa americana, Alexandra Horowits: come avvertono il trascorrere delle ore? Attraverso l'olfatto perch - uno dei modi l'olfatto - profumo -ma anche luci, noia, fama 
Odorano il senso del tempo 
4. Oltre all'alimentazione dai il giusto peso alle uscite e alle passeggiate. Richiedono il giusto tempo: i cani hanno bisogno di scegliere dove andare. E non stupirti se ti dico che "leggono le notizie dalla pipi degli altri cani". Sì l'olfatto è uno dei loro sensi più importanti. Pensa che può essere fino a 100mila volte più potente del nostro. Ci sono razze che sentono un cucchiaino di zucchero disciolto in un equivalente di due piscine olimpioniche
5. Posso affermare che uomo e cane hanno avuto una sorta di coevoluzione grazie al loro rapporto. E cos'ha imparato da noi un cane? Certamente a vivere più comodo. Il cane ci osserva e apprende. Ero stupita quando Edward, il mio meticcio, a cui avevo comprato un cuscinone ikea, dormiva appoggiandovi solo la testa. L'educatrice mi spiegò semplicemente che ci vedeva e ci imitava. In fondo anche noi sul cuscino appoggiamo solo la testa.   (n.s.)

La solitudine del sovversivo di Marco Bechis, Guanda

Marco Bechis è il regista di “Garage Olimpo” e “Hijos/Figli”, film che ha dedicato agli anni della dittatura argentina, nel tentativo di ricostruire vite - quelle dei prigionieri politici, dei desaparecidos e delle loro famiglie, segnate da sofferenze inimmaginabili - e di farle risuonare nell'anima di tutti noi, che non c'eravamo. Ora, con grande sensibilità ed equilibrio, e a distanza di molti anni dai fatti (anni dolorosi) - il regista cambia medium per raccontare una storia più personale. Come i suoi personaggi, è stato una delle vittime degli squadroni della morte argentini. Catturato a Buenos Aires per i suoi contatti con alcuni attivisti politici, ha subito carcere e tortura riuscendo a sfuggire ai suoi aguzzini grazie ad alcune conoscenze del padre. Non è stato così per migliaia di altri giovani come lui e proprio a loro, al loro ricordo e al loro sacrificio, Bechis ha dedicato la sua opera e questo recente libro. Testimonianza necessaria di fatti indicibili, privati e generazionali, la cui memoria deve essere tramandata alle nuove generazioni, perché il sacrificio di molti continui ad avere un senso. E perché, dice l'autore, “il destino di un sopravvissuto è raccontare dieci, venti, mille volte la stessa storia, una storia personale che tragicamente è diventata collettiva”. (f.r.)

Un libro di cucina. Appunti d'estate di Francesca D'Orazio

Estate vuol dire più tempo, per leggere e per cucinare. Questo ricettario mediterraneo con incursioni fusion ci insegna a valorizzare i piatti e gli ingredienti della nostra quotidianità, rielaborandoli in modo nuovo e inaspettato, senza mai perdere di vista la semplicità. E senza trascurare la tavola, apparecchiata con i colori dell'estate. È con questo spirito che vengono proposte le ricette del libro, accostando sapori e accessori – piatti, tovaglie, accessori - raccolti in tutto il mondo alla ricerca di un décor che segua sentieri poco battuti, privilegiando l’istinto - spesso in modo non convenzionale. Insomma, il libro ideale per mettere a frutto il tempo slow delle vacanze. (f.r.)

Primo Non Comandare - I dieci comandamenti per il Ceo del futuro, di Pierangelo Soldavini, Francesco Pagano e Natalia Borri, Il Sole 24 Ore in libreria da maggio, già alla terza ristampa

Tre autori e la testimonianza di 60 Ceo per raccontare, dopo un anno difficile trascorso a fronteggiare sfide inaudite, la leadership del futuro che gli autori vedono innovativa, empatica, sostenibile. Primo libro della storia realizzato su blockchain, integra una parte cartacea con una digitale in costante aggiornamento e con la possibilità di contribuire personalmente ai contenuti, sempre fruibili con un QRCODE tramite un NFT (non fungible token, certificato di autenticità che protegge il testo). Pensando alla leadership al femminile abbiamo sentito Natalia Borri, presidente e Chief Creative Director di The Ad store Italia, agenzia creativa che da più di 20 anni sviluppa progetti di comunicazione costruiti su ascolto, approccio strategico-creativo, umanizzazione dei brand. “Sono contenta di aver potuto parlare della mia ossessione per le domande e per l’intelligenza emotiva. La mia domanda preferita? È possibile guidare un’azienda con il cuore? È utopistico esercitare una leadership di successo in armonia con lo spirito umano? Si può cercare amore nel business?” Natalia Borri ha cercato di dare risposta a questi quesiti nel capitolo da lei curato, dedicato all’empatia, elemento necessario per il leader di oggi e di domani. “Empatia, intelligenza emotiva, ascolto, forza, responsabilità: per me tutto questo significa agire con il cuore. Mi piace pensare, come dice Bob Chapman in Everybody Matters, che essere genitori ed essere buoni capi d'azienda sia un po’ la stessa cosa".

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