Dopo un anno turbolento, i trentatré studenti del corso di laurea triennale in Fashion della University of Westminster hanno sfidato le difficoltà durante la London Fashion Week andando oltre ogni aspettava
con una serie di lavori davvero straordinari: sono loro la nuova generazione di talenti. Le collezioni finali degli studenti sono state presentate con tre corti in collaborazione con SHOWstudio. “Gli studenti e lo staff della University of Westminster, come nel resto del mondo, sono stati costretti a lavorare in modi completamente nuovi a causa del COVID-19” ha detto Rosie Wallin, la direttrice del corso. “Si sono adattati, si sono spinti con la loro creatività per raggiungere risultati ancora più importanti, hanno utilizzato la loro solitudine per scavare a fondo e capire quello di cui sono capaci.” Il risultato è un'espressione di creatività, di forza e flessibilità, di buon auspicio durante il lockdown. La classe del 2021 ha presentato idee diverse e potenti sulla sostenibilità e sul lavoro artigianale, e riflessioni sui tessuti, sulle silhouette, sulle forme e sul genere.
Nella sua notevole collezione Ada Puscinska ha trasposto le linee sinuose delle sculture metalliche di Tony Cragg in capi sartoriali morbidi ed eleganti, realizzati in seta e soffice alpaca, con un mood nonchalant. Con un focus sull’innovazione Molly Sellars ha riutilizzato materiali di scarto di sacchi a pelo e tende per creare capi sporty, dando un nuovo significato alla parola “riciclato”; indumenti in pile creati con pile di recupero, il tessuto di una tenda che diventa un’amaca e pantaloni imbottiti da campeggio che si trasformano in una coperta trapuntata. La collezione di Joshua Bart è un inno all’ottimismo del post-pandemia: le modelle erano avvolte in strati di satin colorato, come a voler sfidare il sentimento di rabbia del lockdown; ispirazioni simili si sono viste anche nel lavoro architetturale di Christine Ha e nella collezione di William Craven che si ispira alle idee di riparazione e riutilizzo. Holly Kinglsey ha invece imbevuto il suo lavoro delle tensione fra infanzia ed età adulta con un lavoro che evoca una riedizione moderna di una femminilità vibrante. Le collezioni di Ekaterina Puzanova, Felicity Lumley e Xuanpei Wang, esplorano le difficoltà e i patimenti che le persone più giovani hanno sofferto durante la pandemia, dalla nostalgia di casa al burnout fino all’idea di perdita, ogni designer con un tocco personale che valorizza l’abilità tecnica di ciascuna collezione.
Fra gli altri studenti che hanno presentato durante questa London Fashion Week erano presenti anche Will Bond, Amy Jane London, Nicole Zebrine Melo, William Craven, Sara Mackenzie, Yu Chen, Jade Purulak, Jocelyn Liu, Michael John Kirby, Petra Minjevic, Sophia Cook Browne, Toby Vernon, Megan Dore, Alice Tola, Caitlin Yates, Esme March, Mar Sort Altadill, Frederick Redman, Jesse O’Shannon, Kristin Sigus, Lily Petkovics, Yihui Li, Sonia Trefilova.