Matrimoni e green pass: regole, consigli di stile e 10 location per una festa no stress

Matrimoni e green pass: regole, consigli di stile e 10 location per una festa no stress

Matrimoni sì, e sempre più sicuri. Come stabilito dal ministero della Salute, da oggi 1 giugno, per poter partecipare ai matrimoni civili e religiosi, ai banchetti

e alle feste è necessario avere il Green pass o Covid pass. Anche in zona bianca. E attenersi ad una serie di regole che abbiamo spiegato qui.

Al momento il Green pass non è altro che una un'attestazione sanitaria - ma presto si potrà ottenere anche un Green pass europeo cartaceo o elettronico, che diventerà obbligatorio dal 1 luglio – che attesta almeno una di queste condizioni: 

  • essere guariti  dal coronavirus e aver avuto esito negativo
  • essere stati vaccinati contro il Covid almeno da 15 giorni con la prima dose
  • essere negativi al tampone - antigenico, molecolare o salivare (è ancora da chiarire se sarà valido anche quest'ultimo) - che va effettuato al massimo 48 ore prima dell'inizio della festa.

Wedding planner, operatori sanitari e gestori di location si stanno attrezzando l'organizzazione perfetta del matrimonio, senza ansia e senza stress. Ma soprattutto per permettere agli invitati di fare il tampone anche direttamente sul luogo della festa, dove allestitre un'area di accoglienza.

«L'invitato prima di sottoporsi al test compila un consenso informativo», spiega Massimo Sacchetti, responsabile sanitario che opera nel settore della prevenzione Covid «e dopo il prelievo, in circa cinque minuti, si può ottenere il Green pass  per entrare alla festa; naturalmente se il tampone dovesse invece risultare positivo bisogna sottoporsi a quarantena. I tamponi che si possono effettuare nell'area di accoglienza sono quello antigenico, con prelievo rinofaringeo, che attraverso i reagenti ci da un risultato in tempi brevissimi, e quello salivare, con procedimento pressoché identico, meno invasivo ma anche meno attendibile. Mentre quello molecolare necessita di un test di laboratorio e va fatto almeno il giorno prima della cerimonia». 

I wedding planner stanno studiando soluzioni estetiche che rendano la zona di accoglienza un plus scenografico che arricchisce l'allestimento, come spiega Angelo Garini, il più noto wedding planner italiano: «Bisogna immaginarsi una zona di accredito che diventa luogo di relax, dove si accolgono gli ospiti e si danno indicazioni sulla festa, sul tavolo che gli è stato assegnato, e si consegna la mascherina che può essere uguale per tutti gli ospiti e personalizzata secondo i desideri degli sposi. Anche se non c'è un'indicazione specifica dal Governo, che lascia ai gestori la libertà di organizzare, l'ideale  sarebbe poter disporre di un tutor per 50 persone, in modo che ogni operazione sia fluida».

La nuova tendenza, spiega l'esperto, è di organizzare eventi sempre più eco-friendly, semplici e raffinati dove conta una buona scansione temporale della giornata e la ricerca cromatica degli elementi che decorano la tavola: «Innanzitutto si può  prevedere una sorta di “libretto di istruzioni”, da far recapitare all'ospite insieme all'invito, che lo prepari ai diversi appuntamenti dell'evento e al rispetto delle normative, mentre sui tavoli e nelle diverse zone si possono personalizzare le bottigliette di igienizzanti e disinfettanti scegliendo ottimi profumi e una grafica speciale per le etichette, studiata a tema. I confetti, visto che nulla può essere consegnato sfuso, possono essere lasciati sui tavoli e preparati in confezioni monodose». 

Visto le limitazioni stringenti sulle danze (si prevedono balli singoli della durata massima di 15 minuti e una superficie  di 2 metri quadri per ogni partecipante) il consiglio è optare per un diverso tipo di intrattenimento: «meglio puntare sull'accompagnamento musicale o su momenti di spettacolo. Ed è anche una buona occasione per variare il finale della festa; di solito si finisce  tutti stravolti invece oggi si potrebbe concludere con letture, chiacchiere o poesia, un epilogo più sofisticato e letterario insomma».

 Garini stila anche la lista delle dieci location italiane meglio attrezzate per organizzare la festa, «una scelta  particolarmente importante perché è necessario disporre di ampi spazi aperti in modo da sentirsi liberi ma al tempo stesso protetti».

  • La Canzone del Mare a Capri

La Canzone del Mare

  • L’Esedra di Santo Stefano a Sestri Levante

L'Esedra di Santo Stefano

  • Villa Garini e Cà Bianchetti a Laveno sul Lago Maggiore

Villa Garini e Cà Bianchetti

  • Yacht Club di Castellammare di Stabia

Yacht Club Marina di Stabia

  • Grand Hotel Pianeta Maratea

Grand Hotel Pineta

© Roberto Mango

  • Forte Village, Sardegna

Forte Village

  • JW Marriott a Venezia

JW Marriott

  • Verdura Resort, Sicilia

Verdura Resort

  • Grand Hotel Majestic a Pallanza sul Lago Maggiore

Grand Hotel Majestic di Pallanza

  • Castello di Solfagnano a Perugia

Castello di Solfagnano

 

In apertura, Walter Chin per Vogue Sposa 2016

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