Milano Fashion Week Men's primavera estate 2022: best of Talents

In una fase di transizione come quella che, almeno apparentemente, stiamo vivendo la Milano Fashion Week maschile, per la stagione primavera estate 2022, si è presentata in una veste molto più

cauta, optando per una prevalenza digitale. Quasi tutti i brand, infatti, hanno proposto la nuove collezioni estive servendosi dell'ormai onnipresente formato video che, seppur un po' abusato (bisogna essere onesti) è al contempo una formidabile opportunità che consente di coinvolgere designer molto diversi tra loro nel calendario, che ormai da alcune stagioni – tutte digitali appunto – si è arricchito sempre di più. Pur non volendo entrare nella retorica del “cogliere un'opportunità nel bel mezzo di una situazione difficile” è assolutamente evidente che sono i creativi di nuova generazione a convogliare la grand parte della luce dei riflettori virtuali. Ancora una volta, quindi, abbiamo selezionato i più interessanti di questa Milano Fashion Week. 

Tíscar Espadas

La designer spagnola Tíscar Espadas, di base a Londra, ha presentato la terza collezione intitolata Capítulo III che prende ispirazione dalle porte rinascimentali della sua città di origine, Úbeda, che secondo il mito rappresentano una via di accesso per gli Dei. La riflessione della designer parte quindi dal fatto che, nonostante la mitologia oggigiorno non venga più considerata reale, tutti gli insegnamenti che questa ha sempre recato con sé sono tuttora validi, tant'è che influenzano ancora le nostre vite. Il gioco tra divino e terreno, reale e umano si traduce nei capi in cui corde, nodi e legacci diventano lo strumento per creare connessioni e ancorare l'uomo alla realtà. Tutti i look sono caratterizzati da una forte predominanza di un design vintage come le bluse e le camicie arricciate o costruite con volumi balloon, ma anche le giacche che ricordano un bolero, o i capispalla come i trench che si fondono con una corta cappa. Il richiamo storico è assolutamente evidente. 

Mans

Jaime Álvarez, designer di Mans, ha deciso di optare per un mood gioioso per la sua nuova collezione estiva. La sartorialità che lo caratterizza è stata infatti reinterpretata attraverso accostamenti cromatici brillanti che, insieme all'uso di short shorts enfatizzano decisamente l'atmosfera di vacanza. I completi sono proposti anche in versione monocromatica, ma sempre scegliendo nuance vivaci come il giallo zabaione, o proponendo stampe animalier come lo zebrato. A queste fantasie si affiancano fiori esotici utilizzati per camicie e onde dall'allure anni Settanta per pantaloni, anorak leggeri e blouson. Anche la maglieria viene intarsiata seguendo questi motivi ricorrenti, completando la collezione con grande sofisticatezza e tocchi pastello. 

Federico Cina

La nuova collezione di Federico Cina si intitola Infanzia A-Mare e rappresenta una raccolta dei ricordi della giornata felice di un bambino. L'ispirazione è partita dal libro Addio Colonia del fotografo romagnolo Luigi Tazzari, che ha immortalato una serie di elementi che con immediatezza rimandano all'immaginario balneare. Le colonie della riviera romagnola vengono così rievocate attraverso un fashion film in cui i protagonisti si trovano tra spogliatoi e saline nei pressi di Cesenatico. La delicatezza di questi ricordi fanciulleschi si traduce in una collezione semplice e lineare nella quale i volumi morbidi dei pantaloni sartoriali si accostano alle camicie oversize in un patchowork di righe o decorate da una stampa di piccoli grappoli d'uva stilizzati. La maglieria è intarsiata come una marinière, per enfatizzare appunto l'ispirazione marinaresca, o è costruita per formare delle reti dai toni pastello. L'elemento sartoriale non manca, con completi dai colori neutri e dalle silhouette rilassate.

Dhruv Kapoor

I momenti di transizione sono ciò su cui Dhruv Kapoor si è concentrato per la sua nuova collezione. Questi momenti, seppur molto brevi, spesso consentono alla realtà di fondersi con l'irrealtà e la loro rappresentazione si è tradotta nell'utilizzo di decori d'ispirazione pop, elementi ormai consueti per il designer indiano. Con un approccio quasi metafisico, necessario per cogliere questi “spazi di mezzo”, Kapoor decora le sue proposte con maxi smile di paillettes, così come con grandi ramage, ma anche con vaporose nuvole dallo stile fumettistico. I completi e le camicie dal taglio over sono proposti insieme a jeans baggy con fessure che delimitano la commistione dei lavaggi scelti, mentre stampe à la De Chirico diventano un motivo ricorrente portato fieramente sul petto o in versione all-over. Le cuciture a contrasto rifiniscono poi trench, sempre oversize, e i capi in un sottile matelassé rigato come i top e gli ampi pantaloni alla caviglia.

Dalpaos

Nicola D'Alpaos ha presentato una collezione che necessita di essere guardata da due direzioni differenti. Il titolo scelto infatti è Palindrome (il riferimento va nello specifico al modo in cui si scrive la stagione di riferimento cioè “SS22”, ugualmente leggibile in entrambe le direzioni) e proprio come le parole palindrome invita ad approcciarsi sia ai capi che alla presentazione, immaginando che queste siano il risultato della fusione di epoche diverse. In effetti il video richiama la modalità con la quale le sfilate venivano organizzate nel passato, con tanto di annuncio e numeri per ogni uscita, ma allo stesso tempo, rimanda al futuro attraverso i volti extra-terresti dei modelli. I materiali scelti sono un ulteriore riferimento a epoche differenti, essendo recuperati e riciclati: gli spalmati sono utilizzati per capispalla impermeabili dai toni brillanti, mentre un tessuto check viene lavorato per realizzare un completo composto da blazer e shorts. Particolarmente interessanti le proposte in pelle (“tranquilli è finta” rassicura l'annunciatrice nel video) per total look dai toni sabbiosi, così come per pantaloni ampi rifiniti dai tipici cuori del brand

MTLstudio

Matteo Lamandini ha presentato per MTLstudio la collezione Summertime Flower, un inno agli anni Settanta e alla libertà, anche estetica, che li ha caratterizzati. Il tailoring che contraddistingue il brand fin dagli esordi, viene proposto grazie a completi con ampie giacche doppiopetto e bermuda con orlo a vivo, ma anche con pantaloni sartoriali dal taglio rilassato. Questi ultimi sono abbinati a polo in maglia rigate o T-shirt con il logo dello smile in fase di scioglimento (altro elemento caratteristico per MTLstudio) e camicie morbide in lino. I pantaloni sono anche in denim, in versione baggy, con una cinta coordinata e intimo a vista, portato come un ulteriore completamento del look. L'atmosfera da college che spesso ricorre nelle collezioni di Lamandini è comunque presente, seppur in modo più velato, portando con sé un'aria di leggerezza. 

Franc Elis

Franc Elis, brand di Fabrice Moyo – designer supportato dalla onlus italiana Afro Fashion Association fondata Michelle Francine Ngonmo – ha tratto ispirazione dal libro di Émile Zola intitolato Germinal. Nell'opera il celebre autore francese racconta le difficilissime condizioni di vita di un gruppo di minatori, ma anche la loro rinascita, a seguito di queste difficoltà, che gli permette di riscoprire la potenza della natura. Il marchio sudafricano, noto principalmente per le sue camicie, ha creato quindi un collegamento tra questo racconto e la situazione attuale, traducendo il tutto in una collezione in cui il colore primeggia, insieme a una sartorialità più comoda. I completi monocolore dai toni brillanti sono formati da blouson con abbottonature decorative o da giacche in stile workwear, proposte invece in toni neutri. Le camicie dalle stampe tradizionali africane completano i look con colori caleidoscopici.

A-Cold-Wall*

“Moto, forma, oscillare e convergere” sono le quattro parole chiave usate da Samuel Ross per descrivere la nuova collezione di A-Cold-Wall*. La funzionalità è un elemento imprescindibile nel lavoro di Ross che, di stagione in stagione, lo rielabora presentandone sempre una nuova versione. I volumi ampi delle cappe rappresentano il fil rouge della collezione con lunghezze differenti che vanno dalla vita fino addirittura ai piedi. Anche il taglio dei pantaloni è rilassato e le nuance terrigne si coordinano perfettamente con i gilet geometrici imbottiti, così come i top. Gli inserti color-block completano poi le scelte cromatiche creando un contrasto tra basi neutre con accenti brillanti tra verde, giallo e blu. 

Jieda

Con il fashion film Intolerance il brand giapponese JieDa di Hiroyuki Fujita ha presentato la collezione Underground, per la quale il designer ha tratto ispirazione dal libro Japan Underground del fotografo Hideaki Uchiyama, uno studio fotografico dei tunnel della metropolitana di Tokyo, pubblicato nel 2000. Da qui Fujita ha esplorato la relazione tra la luce e il buio immaginando un viaggio nel “sottosuolo” umano alla scoperta della propria interiorità. Questi giochi tra luci e ombre sono riproposti anche nell'abbigliamento con spacchi, aperture e cuciture trasversali. Lo stile tra il punk e il preppy è sempre una costante per JieDa che propone completi che rievocano una vita da college con maxi logo sul petto, ma anche dal mood workwear con tagli più rilassati. I capi in denim come le camicie, i giubbotti e i pantaloni si affiancano alle proposte plissé, che ricorrono in tutte le collezioni del brand, e chiudono i look della prossima estate.

Zenam

Anche il brand Zenam fa parte dei marchi supportati da Afro Fashion Association. Il designer e fondatore camerunense Paul Roger Tanonkou ha presentato una collezione genderless carica di tutta la sua tradizione africana. I capi prodotti in Italia combinano diverse anime attraverso l'utilizzo di stampe, tratto distintivo del brand. La capsule collection Punu unisce la cosiddetta maschera-passaporto, simbolo di Zenam, al fiore Oiseau de Paradis, mentre la capsule Kasai ricorda il Velour du Kasaï, tessuto a motivi geometrici della provincia del Congo. Tutte queste fantasie si mixano e si alternano creando continui rimandi all'Africa con un approccio cosmopolita. I completi rigati si affiancano così a chemisier con stampe all-over per una collezione carica di gioia. 

Gall 

La collezione primavera estate 2022 di Gall, brand di Justin Gall, si intitola Nerve. Si riferisce al coraggio necessario per andare avanti, nonostante la sicurezza di farcela non sia mai assicurata. È così che il designer invita ad attingere al fuoco interiore, quella forza capace di far superare gli ostacoli più arditi e complessi. Questo si traduce in un ampio utilizzo del colore rosso che percorre tutta la collezione, affiancandosi ai toni neutri e naturali che caratterizzano il brand come il ruggine, il verde e il grigio ghiaccio. Oltre ai capi modulari che Gall propone ormai dal suo esordio, tra capispalla, pantaloni e giacche regolabili, spiccano sicuramente i blazer interpretati in accordo con i canoni estetici del designer attraverso linee essenziali e pulite, accentuate dall'assenza di revers, e le scoloriture che fanno da leitmotiv in tutta la collezione. 

Magliano 

La Teoria Umorale di Ippocrate è il punto di partenza della collezione della prossima stagione estiva di Magliano. Luca Magliano ha infatti pensato a una serie di personaggi che rappresentano la concretizzazione di quattro “fluidi umorali”: Melanconico, Sanguigno, Flemmatico e Collerico. Ciascuno di essi viene declinato attraverso i capi che ne diventano quindi la reale rappresentazione, attraverso una rielaborazione di quel mondo dall'allure vintage che è tanto caro al designer. Tra tessuti upcycled provenienti da precedenti collezioni, le proposte di Magliano danno grande spazio alla sartorialità con completi dal taglio rilassato dei blazer, spesso in toni pastello, e dei pantaloni con pinces in vita. La maglieria intarsiata invece è proposta in colori quasi fluorescenti, in un effetto traforato, con maxi logo frontale. Le tute “Officina Magliano” raccolgono tutta la malinconia della nuova stagione e sono affiancate da look costruiti in stratificazione o completati da nodi e torchon in vita. 

Vìen

Il mondo delle subculture e il movimento baggy nato a Manchester tra gli anni Ottanta e Novanta – movimento legato alla fondazione della casa discografica “The Factory”, cui appartenevano gruppi come Joy Division e New Order – rappresenta la principale fonte di ispirazione della collezione primavera estate 2022 di Vìen. Vincenzo Palazzo è infatti sempre affascinato dalla musica e da tutta la costruzione estetica che inevitabilmente le ruota intorno e, anche stavolta, le sue proposte sono partite da questa sua passione. Il denim è sicuramente uno degli elementi principali, utilizzato per completi dai volumi oversize creando un effetto patchwork, grazie all'accostamento con twill e tessuti tecnici. Tocchi di senape introducono poi una stampa grafica all-over utilizzata non solo per blazer e camicie, ma anche per bucket hat. Tra le fantasie usate, una delle più interessanti è sicuramente quella in stile acquerello che rievoca paesaggi astratti e vagamente romantici, oltre che pittorici. 

Dima Leu

Andante è il titolo della nuova collezione di Dima Leu che ha deciso di rallentare il passo e godere di più del tempo e dei piccoli dettagli. Con questa nuova forma mentis si è approcciato alla creazione delle nuove proposte che sono state studiate da una diversa prospettiva per realizzare nuove forme e volumi. Infatti i completi sono pensati con giacche che ricordano biker jacket doppiopetto con bottoni automatici e ampi bermuda, ma anche con hoodies che sostituiscono i blazer, secondo un processo creativo al quale ormai Leu ci ha abituati. Spacchi e arrotondamenti caratterizzano l'orlo dei pantaloni e delle giacche, rievocando quasi dei bustier, anche se morbidi nel taglio. Le T-shirt invece sono avvitate su loro stesse o stratificate a balze per unire stampe differenti.

Luca Larenza

“Meet Luca” è la formula scelta da Luca Larenza per presentare la nuova collezione durante questa fashion week. Proprio per ritrovare quel contatto che ormai da tempo è stato ovattato e conservato per i difficili mesi vissuti, Larenza decide di organizzare una serie di appuntamenti per mostrare le nuove creazioni direttamente nel suo atelier di Milano. Il tema scelto per la prossima stagione estiva è quello del ritorno, immaginando lunghi viaggi in Paesi come l'India e gli Emirati Arabi che quindi contaminano con i colori e le texture tutte le proposte del marchio. Gli abiti e le camicie sono perciò pensati in colori naturali decorati poi da fantasie rigate, mentre la maglieria, dal taglio morbido, viene indossata direttamente sulla pelle, visti i tessuti freschi e delicati con i quali è realizzata: lino, seta e cotone. Un mix cosmopolita in cui la sartorialità prevale con decisione. 

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