Phoebe Philonon ha fatto tanto rumore per nulla. Dopo la lunga attesa e i diversi rumors che sono arrivati come ondate in questi anni, da quando
Dal 2017 il chiacchiericcio ha notevolmente animato il settore, tenuto in fermento e anche con il fiato sospeso, visto che la community di Céline si è sentita un po' orfana dopo l'addio alla Maison. Phoebe Philo, colei che ha fatto dello stile minimale l'essenza dell'eleganza contemporanea, ha forse capito che i tempi sono maturi per iniziare una nuova impresa in solitaria, dopo che molti davano per certo il suo arrivo da Giorgio Armani o Salvatore Ferragamo. “Non vedo l'ora di tornare a contatto con il mio pubblico: essere indipendente, lavorare e sperimentare alle mie condizioni è estremamente importante per me” ha rivelato a The Business of Fashion, "Essere nel mio studio e fare ancora una volta è stato sia emozionante che incredibilmente appagante”.
Come interpreterà la moda contemporanea? Tutti noi ci ricordiamo le diverse declinazioni progettate dalla designer: il cappotto sartoriale, mai banale e da nuove forme wide, le diverse gonne midi che oggi popolano i nostri armadi, il brutalismo comfy chic di scarpe geometriche o prive di tacchi, nonché un uso spasmodico della palette neutra con punte di colore accese e audaci che si rifà all'arte moderna.
Nell'aprile scorso, in piena emergenza, abbiamo fatto il punto della moda con un'estrema esigenza di dare nuove sfumature al minimalismo, abbandonando l'ubriacatura dello streetwear e della logo mania. Ricerca, sostanza esostenibilità animeranno il brand di Phoebe Philo? Una cosa è sottintesa: la probabile “riduzione minimale” non comporterà una “riduzione del contenuto”, inteso come qualità e sostanza, come ci ha già dimostrato da Chloé e poi da Céline.
A questo si aggiunge la certezza che le sue collezioni saranno astagionali, espressione piena della sua idea di moda per soddisfare se stessa ma anche le Philofile che da anni bramano il suo ritorno.