Oggi, 5 luglio 2021, all'età di 78 anni è morta Raffaella Carrà. "Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità,
Nata a Bologna nel 1943 e registrata all'anagrafe come Raffaella Maria Roberta Pelloni, Raffaella Carrà è stata ben più di una semplice intrattenitrice, show-woman o, con il titolo che le è stato più volte attribuito, "regina della televisione": Raffaella Carrà è stata interprete e artefice di più di una rivoluzione che ha coinvolto i costumi del nostro Paese a partire proprio dal suo lookche univa spirito dei tempi ad avanguardia.
Raffaella Carrà a Canzonissima
© Mondadori Portfolio
L'ombelico mostrato in televisione, pietra dello scandalo negli anni 70 di Canzonissima, le canzoni viste come esageratamente provocatorie come il Tuca Tuca che incorse nella censura della Rai sono solo alcuni esempi dei grandi cambiamenti sociali di cui Raffaella si è resa protagonista. Come ha scritto Angelo Branduardi, nel ricorda la figura della Carrà: “Nessuno prima di lei ispirava sogni proibiti e allo stesso tempo apparire come una di famiglia. Innovativa e trasgressiva, ma rassicurante. Ci lascia un'icona, una vera artista brava in tutte le arti del trattenimento, ineguagliabile e irraggiungibile.” Anche Gianni Morandi ha voluto lasciare sui social una sua impressione per la scomparsa della collega anche se il suo messaggio, più breve ma non meno incisivo, si è limitato a un: “Non ci voglio credere…”.
Raffaella Carrà
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Raffaella Carrà
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Raffaella Carrà
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E poi ancora la capacità di unire il mondo spagnolo con quello italiano, comprendendo l'incredibile vicinanza di sensibilità, l'amore per l'eurodisco per poi arrivare al clamoroso successo di Carràmba! Che sorpresa che, nel 1995, dettava le linee dell'intrattenimento famigliare a grande impatto emotivo giunto fino ad oggi e mai eguagliato per eleganza, levità e buona educazione.
Mina, Corrado e Raffaella Carrà.
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Il caschetto biondo, il look impattante, l'instancabile creatività e soprattutto l'incredibile capacità di rimanere sempre protagonista e mai comprimaria sono oggi ciò che consegna al mondo una donna diventata icona, la cui figura sarà per sempre parte dell'immaginario collettivo.