Il ristorante giapponese più alto del mondo
Per coloro che amano la montagna anche d’estate e non possono farne proprio a meno, Andermatt è lì a
Andermatt gode di fama secolare come una delle stazioni climatiche e di villeggiatura più apprezzate a prescindere dalla stagione scelta: con il bel tempo è infatti paradiso di escursionisti, ciclisti, appassionati di Classic Cars che portano a zonzo i propri gioielli d’epoca e gli amanti della natura tutti che hanno a disposizione ben venticinque laghi alpini, mentre in inverno è una garanzia in fatto di neve perché è una regione a innevamento sicuro con invidiabili condizioni climatiche per gli sport invernali. E per chi ama il golf, dall'estate 2014 a disposizione l’esclusivo campo da campionato con 18 buche par-72 disegnato dall’architetto Kurt Rossknecht, a pochi minuti dall’hotel. Insomma stiamo parlando di un posticino perfetto per chi predilige questa tipologia di turismo, quella del lusso, del bello, dell’elitario.
Ma torniamo tra le mura dell’hotel dove, dal 2003, vengono accolti i clienti più esigenti da ogni parte del mondo. Che lo si scelga per sciare d’inverno o per godere del sole con la bella stagione, ciò che non muta con il meteo è la posizione del suo ristorante neo stellato sul cucuzzolo della montagna, strategicamente posizionato accanto al nuovo impianto di risalita Gütsch-Express, nel comprensorio sciistico di Andermatt-Sedrun (il più esteso della Svizzera centrale con oltre 120 Km di piste): è il The Japanese by The Chedi nelle mani dell’Executive Chef Dietmar Sawyere (già detentore dal 2017 di una stella Michelin nell’altro ristorante The Japanese all’interno dell’hotel).
© Roland Halbe
In realtà l’hotel dispone di ben tre ristoranti e due bar ma è questa chicca a ingolosire i più. Si entra in cabinovia che in una manciata di minuti arriva in cima al monte Gütsch a 2.300 metri d’altitudine e qui, a due passi dal cielo, ci si concede una coccola orientale tra le montagne e i pascoli svizzeri. Spiazzante il contrasto tra luogo e offerta, altrettanto lo stupore: benvenuti nel ristorante stellato di cucina giapponese più alto al mondo. La valida cucina nipponica è servita direttamente sulle piste da sci innevate ma anche sui fertili prati estivi, dimenticate le classiche e chiassose baite con polenta e carne di cervo, sarete su una terrazza panoramica in legno (o all’interno) in cui provare la proposta che ha convinto chi scrive: si sceglie l’Omakase Kaiseki Menu affidandosi allo chef che preparerà cinque portate, oppure i piatti giapponesi in modalità Shidashi Bentō di alta godibilità ovvero un percorso di sei portate tra sushi, miso soup, black cod e ramen, o ancora le migliori creazioni di sashimi, sushi e tempura da ordinare alla carta. Nota di merito per le carni utilizzate che provengono dagli allevamenti di wagyu propri posti a valle.
© HENRIK NIELSEN
The Japanese by The Chedi Andermatt può accogliere fino a 89 clienti tra interno e terrazza; spazi in cui l’architetto londinese Christina Seilern ha reinterpretato in chiave contemporanea la tradizionale architettura alpina attraverso la diffusione di luce naturale, utilizzando le ampie vetrate che incorniciano la vista mozzafiato delle montagne del Gottardo.
© HENRIK NIELSEN
Quando avrete fatto il pieno di sapori orientali in quota, potrete tornare tra le accoglienti mura del The Chedi e godere della proposta cangiante tra la wine and cigar library in cui rilassarsi e bere un buon calice di vino o distillato dedicandosi al fumo lento di un ottimo sigaro, la piacevole Spa & Health Club con piscina interna panoramica di 35 metri, la riscaldata esterna, 10 spa suite private per un massaggio di coppia e la palestra per chi non riesce mai a farne a meno. Dopo aver allenato corpo e mente non c’è niente di meglio che dedicarsi ai piaceri della tavola, quella del The Restaurant (14 punti sull’importante guida GaultMillau) dove convivono ben quattro cucine a vista dalle proposte diverse e che spaziano da occidente a oriente con una notevole carte dedicata ai vini di tutto il mondo. Ma se la voglia continua a dirigersi verso l’Asia, è al The Japanese Restaurant (una stella Michelin dal 2017) che bisogna prenotare un tavolo, qui i cuochi del Sol Levante allieteranno i sensi tra ricette tipiche e versioni di sushi e sashimi davvero degne di nota. Il tutto accompagnato e abbinato a sake e grandi etichette di champagne.
E poi, un hotel di lusso che si rispetti può non avere un cocktail bar degno di questo nome? Ecco quindi che per l’aperitivo e soprattutto per le “ore piccole” tra il bancone del The Chedi e lo spazio dedicato con divani e poltrone, va in scena una miscelazione niente male, pensata, tecnica e godibile, con una carta dei distillati entusiasmante.