Tina Turner: la sua storia in un nuovo documentario
Un’icona live per sempre, ma chi era prima di raggiungere la vetta? L’incredibile storia della regina dell’R&B
Il progetto
Il documentario ripercorre l’esistenza di Tina Turner fin dai primi anni di vita, dai primi passi sul palco e dai primi successi. La storia è intervallata da interviste di grande impatto come quella di Angela Bassett che l’ha interpretata nel film “Tina” del 1993, vincitore di un Golden Globe e presentato alla Mostra internazionale del cinema di Venezia e ora disponibile su Disney+.
Oltre alla fama planetaria di un’autentica leggenda dal talento fuori dal comune, questo progetto tocca anche tasti dolorosissimi del passato, come gli abusi subiti dal primo marito, Ike Turner, che l’ha lanciata nello showbusiness quando era ancora una ragazzina per poi soggiogarla a lungo con una presenza tossica. La fine traumatica del rapporto ha lasciato Tina senza soldi e senza carriera. La leonessa, però, si è ripresa la voce e si è rimessa in piedi con le sue sole forze per dominare ancora una volta le classifiche mondiali. Tra i momenti più teneri del racconto spicca l’incontro con l’attuale marito Erwin Bach, sposato nel 2013.
La parola ai registi\
In collegamento da Los Angeles su Zoom i registi raccontano a Vogue la genesi del docufilmCosa vi ha sorpreso scoprire su Tina Turner mentre giravate il documentario?
T.J. Martin: Conoscere la sua storia ispira, ma ti spezza anche il cuore. Quando le ho parlato ho visto il dolore sotto la superficie, anche se riguardava il passato. Per questo progetto ha rivissuto quel trauma per poi diventare il simbolo di chi non si piega, dei sopravvissuti.
Dan Lindsay: A me ha colpito quando dice di non aver mai sperimentato amore in vita sua. Ora lo capisco, ma sono stato combattuto, inizialmente non volevo abusare della sua ospitalità e girare l’intervista a casa sua, né inserire nel racconto il secondo marito, ma poi è diventato necessario perché questo è diventato il suo nido di pace, che lei ha interamente decorato e reso suo.
Oltre ai maltrattamenti di Ike, quali sono gli altri momenti segnanti della sua vita?
T.J. Martin: Il suicidio del figlio, il trapianto di rene – solo per citarne due – ma la realtà è che la sua vita sembra davvero una lotta continua. Tante battaglie le abbiamo tagliate per non appesantire il racconto e lasciare che fosse organico, che seguisse la storia che Tina voleva raccontare, perché fosse vista come simbolo d’indipendenza e integrità.
Secondo lei l’addio alle scene della signora Turner è definitivo?
Dan Lindsay: Con Tina mai dire mai, ma il ritiro dalle scene del 2001 sembra definitivo. Questo film vuole essere il cerchio che si chiude sulla sua carriera, un addio al pubblico, un ritorno nel suo castello. Ora si dedica al giardinaggio e al design della casa: merita un po’ di pace perché ha iniziato ad andare in tour già a 18 anni.
Guardate la clip in esclusiva per Vogue
Ha finalmente trovato la pace?
T.J. Martin: Per lei oggi la felicità è curare l’orto nella villa sul lago, passeggiare, riposarsi assieme al marito. È ora che si prenda una vacanza dopo mezzo secolo da performer.
Dan Lindsay: Ora ha trovato la pace, si sente a casa, non vuole tornare negli Stati Uniti, ha trovato il suo posto nel mondo, ma è ancora interessata al mondo della moda.
Crede che sia merito del marito Erwin?
Dan Lindsay: Erwin ha come sbloccato la sua capacità di amare, di illuminare la stanza con quest’energia emotiva. E infatti proprio lei racconta di avergli chiesto di fare l’amore quando è andato a trovarla a Los Angeles. Ora con lui guarda al futuro, non le piace ritornare sul passato. Ha finalmente trovato l’anima gemella che ha sempre cercato e che merita.
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