Vacanze in Italia: 5 nuovi hotel da scoprire

Vacanze in Italia: 5 nuovi hotel da scoprire

Vacanze in Italia. La voglia di partire anche solo per un weekend o una breve vacanza è al suo picco e Vogue scrive per voi i

suoi appunti di viaggio, con consigli, ispirazioni e mete da visitare. Oggi vi portiamo alla scoperta di 5 nuovi hotel, da Trieste a Taormina*, dopo un percorso tra* Orvieto e Panicale, e dopo aver fatto tappa aFirenze, anzi a Candeli a 10 minuti dal centro del capoluogo toscano, aPortofino,a Parma, aFasano, in provincia di Brindisi e sullaCostiera Sorrentinae aZurigo, alla scoperta di una Svizzera inaspettata. Qui invece trovateun posto speciale all'ombra delle Dolomiti bellunesi. E qui i consigli per un weekend a 5 stelle aCapri. Mentre se avete in mente un periodo di relax (o smart working) sul Garda, leggetequi. Restate connessi per leggere anche le prossime puntate.

La voglia di lasciarsi alle spalle un anno di vita prevalentemente domestica, in case non sempre ampie o arredate con originalità, si traduce in una ricerca di spazi autenticamente eleganti, che richiamano la storia ma la proiettano in una dimensione immaginativa contemporanea. Spazi che abbiano il sapore del sogno, del set cinematografico, dell’arte, ideali per un weekend lungo o per una vacanza rigorosamente italiana, viste le persistenti limitazioni agli spostamenti esteri. Vogliamo scoprire quali sono? Ecco in anteprima le cinque strutture ricettive più nuove, o appena rinnovate da un completo restyling, dislocate nei luoghi tra i più significativi della penisola, per vacanze in Italia da ricordare. Alcune stanno per aprire: meglio prenotarsi subito per essere tra i primi a sperimentarle!

Four Seasons San Domenico Palace, Taormina

San Domenico Palace, a Four Seasons Hotel, Taormina 

Spicca tra gli hotel più iconici della Penisola anche per la posizione, incastonata magnificamente fra l’Etna e il Teatro Greco di Taormina: fondato nel 1374 come convento domenicano, e quindi dotato di splendidi chiostri e giardini all’italiana, viene ampliato nel 1896 con l’aggiunta di un nuovo edificio in stile Liberty per trasformarlo in hotel – dove nel tempo hanno soggiornato Oscar Wilde, il re Edoardo VIII a Elizabeth Taylor, Audrey Hepburn e Sophia Loren. A luglio riapre i battenti dopo una lunga chiusura che ha portato a una nuova decorazione d’interni – rispettosa dell’architettura vincolata dalle Belle Arti – nello stile lineare e contemporaneo della catena Four Seasons. Naturalmente dotato di magica piscina a sfioro e Botanica Spa dove indulgere nel piacere dei sensi, si avvale di una variegata offerta gastronomica guidata dal pluripremiato Executive Chef siciliano Massimo Mantarro, che rielabora il suo patrimonio culturale mettendo in mostra ingredienti e tradizioni locali in piatti semplici, territoriali, eleganti, dove si uniscono il mare, la terra e la forza del vulcano. Sono quattro i ristoranti in cui spaziare: Il Principe Cerami, venue serale d’autore con 30 posti che offre rivisitazioni contemporanee della cucina tradizionale; il Rosso, per piatti di “comfort food” veloci e appetitosi; l’Anciovi, dedicato alle giornate al sole, a bordo piscina o al rientro dal mare, dove lo Chef porta in primo piano il pesce fresco locale, con l’inedito “Sushi Siciliano”; e il Bar & Chiostro, per cocktail e snack leggeri, situato nella hall principale con uno spazio esterno tra le palme e le piante sub tropicali del Chiostro Grande.

Informazioni: www.fourseasons.com

Four Seasons San Domenico Palace, Taormina. Cannelloni di mozzarella campana.

Gli interni dell'Harry's Piccolo, a Trieste

Grand Hotel Duchi d’Aosta, Trieste 

Il gioiello in stile mitteleuropeo che spicca nella splendida piazza Unità d’Italia (la più grande d’Europa affacciata sul mare) riaprirà come unico Cinque Stelle triestino dopo una lunga ristrutturazione, curata dallo studio Egidio Panzera, ai primi di agosto, in coincidenza con il G20 ospitato proprio nel capoluogo friulano. Oltre alle parti comuni, anche le 45 camere riveleranno uno stile più contemporaneo e un’attenzione ai dettagli, all’arte e al design, che rinnoverà senza alterarlo questo palazzo storico – eretto nel 1873 con una facciata in stile eclettico, decorata da lesene corinzie e fregi floreali – già meta prediletta dei viaggiatori cosmopoliti nel corso del Novecento. I bon vivants, poi, non potranno non apprezzare il ristorante Harry’s Piccolo, già aperto al pubblico, che grazie agli chef Matteo Metullio e Davide de Pra ha portato le prime due stelle Michelin a Trieste con una filosofia pragmaticamente improntata all’incontro di bellezza e qualità senza compromessi: quindi materie prime locali insieme ad altre più esotiche, all’insegna di un prodotto finale dal gusto esplosivo.

Informazioni: www.duchi.eu

La facciata del Grand Hotel Duchi d'Aosta a Trieste

© Roberto Pastrovicchio

Una camera del Maalot Roma

Maalot, Roma 

Già residenza del musicista d’opera Gaetano Donizetti, aspira a diventare un punto di incontro social di una clientela giovane e internazionale, posizionato come è in pieno centro, a pochi passi dalla Fontana di Trevi. L’idea generale dietro a questo nuovo indirizzo capitolino, che aprirà il 15 luglio, è quella di una lounge british-style di sapore coloniale: si viene subito accolti in una veranda dal tetto trasparente, con lampadario di cristallo e lampade in tessuto rosso, che ospita il bar e il ristorante Don Pasquale – un omaggio alla famosa opera del compositore – dove gustare su tavoli in piastrelle fatte a mano un cocktail in compagnia o i migliori piatti romani rivisitati dello chef Domenico Boschi. Il bar ha i toni del legno scuro, ravvivato dai colori dei ricchi tessuti in seta delle sedute, mentre la reception richiama una biblioteca inglese old fashion. Lo stile intimo, vibrante e creativo degli interni si riflette nelle 30 camere, ognuna diversa, ma con un elemento simbolico comune: un copricapo dipinto, che invita l’ospite a posare il cappello e sentirsi come a casa propria.

Informazioni: www.hotelmaalot.com

L'interior decoration di una delle camere del Maalot Roma

Gli interni del ristorante del The Place Firenze, foto di Dario Garofalo.

The Place, Firenze 

Con una brand Identity tutta nuova, che si ispira all'architetto, pensatore ed umanista Leon Battista Alberti per sottolineare il legame che lega l’hotel con Piazza Santa Maria Novella, Firenze e il Rinascimento, The Place nasce dalle ceneri del J.K. Place Firenze come una bottega artigianale dell’ospitalità, un'elegante “casa lontana da casa” per entrare intimamente nella vita e nelle pieghe del capoluogo toscano. Essere ospite dell’indirizzo significa scoprire la Firenze “nascosta” degli artigiani, direttori di musei, aristocratici, chef, designer, artisti, enologi, pensatori e talenti creativi con cui pochi turisti hanno il privilegio di potersi connettere veramente. Il “maestro di cerimonie” resta il Direttore Generale Claudio Meli, che ogni anno aggiorna la sua "Guida essenziale di Firenze" e accoglie i viaggiatori sofisticati in uno spazio profondamente rinnovato ispirati ai toni del verde citrico e con tocchi di giallo zafferano, ma sempre elegante e caldo come una dimora privata, con ristorante, bar all’aperto (il dehor “The Terrace”), sale camino e  angoli per la lettura affacciati su piccole e rilassanti serre urbane o lussureggianti composizioni di verde nella Corte di Vetro.

Informazioni: www.theplacefirenze.com

The Place Firenze, il dehor The Terrace e la chiesa di SantaMariaNovella, foto di Dario Garofalo

LAQUA by the Lake

LAQUA by the Lake, Pettenasco 

Sulle romantiche rive del Lago D’Orta, magnificate da artisti e scrittori ma lontano dal clamore già conosciuto del Lago di Como, Antonino Cannavacciuolo e la moglie Cinzia aggiungono un nuovo capitolo alla loro collezione di resorts. Il concetto è quello di una casa sul lago (apertura prevista: 8 luglio) con 16 appartamenti e 2 attici, massima privacy, affaccio e accesso diretto al lago, alle attività sportive e alla natura. Che viene rispettata dagli edifici costruiti in classe energetica A: si utilizza infatti un impianto con generatore ibrido in pompa di calore che sfrutta l’acqua di falda e alimenta la produzione di energia elettrica. Durante le giornate al lago, il Beach Club è il luogo ideale per chi desidera vivere il contatto con l’acqua, senza rinunciare ad un eccellente servizio personalizzato: l’infinity pool, la musica jazz dal vivo e un’ampia selezione di cocktail rendono l’atmosfera magica fino a sera. Immancabile la proposta di piatti sfiziosi ideati da Cannavacciuolo e legati al territorio lacustre. E dal dal 13 al 16 luglio, gli ospiti possono dedicarsi allo yoga con uno specifico ritiro sensoriale improntato al benessere derivante dall’acqua come elemento di accoglienza, di purificazione, di energia e di equilibrio.

Informazioni: https://laquaresorts.it

Interni di un appartamento di LAQUA by the Lake

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