Willy Vanderperre e Olivier Rizzo: l’intervista e il servizio per Vogue Italia

Willy Vanderperre e Olivier Rizzo: l’intervista e il servizio per Vogue Italia

Galeotto fu quel primissimo giorno di università, il 2 ottobre 1989, alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa. Willy Vanderperre e Olivier Rizzo si urtano

per sbaglio in un corridoio, si piacciono, iniziano a frequentarsi assiduamente anche dopo i corsi. Prende avvio così una storia d’amore, e pochi mesi dopo anche un sodalizio artistico, che durano ininterrotti da oltre trent’anni.

Miniabito senza maniche in maglia di seta stretch, Hermès.

Lavorando il più delle volte in coppia – Olivier nel ruolo di stylist e Willy di fotografo –, il duo creativo belga negli anni ha collezionato collaborazioni con i più importanti marchi di moda, da Prada a Christian Dior, da Jil Sander a Miu Miu, senza dimenticare Raf Simons, loro concittadino e amico dai tempi dell’università. «Fu un coup de foudre!», ricorda Rizzo. «Ci consideriamo molto fortunati per aver trovato l’uno nell’altro, già così giovani, un partner creativo. Nella nostra scuola, in quegli anni, si respirava un’aria carica di elettricità: il successo, a partire dal 1988, dei “Sei di Anversa” (il collettivo di stilisti d’avanguardia composto da Dries Van Noten, Ann Demeulemeester, Dirk Van Saene, Walter Van Beirendonck, Dirk Bikkembergs e Marina Yee, ndr), aveva acceso un faro sulla nostra piccola città, catapultandola sul proscenio internazionale della moda. Fremevamo tutti per lanciarci in quell’arena».

Cardigan di cashmere e gonna di lana e seta, Versace; reggiseno di tulle, Gucci via Mytheresa. Canottiera di cotone e seta e shorts di pelle, Ludovic de Saint Sernin.

© Willy Vanderperre

Dopo una prima sessione di foto insieme nel backstage della sfilata di fine anno all’università, i due iniziano a sperimentare con giovani modelli e modelle reclutati col casting di strada. «Più Do It Yourself di così quel periodo non poteva essere!», osserva lo stylist. «Scattavamo sempre da soli, senza assistenti. Unica eccezione il nostro amico Peter Philips, che ogni tanto si univa agli shooting in qualità di make-up artist. Non avevamo uno studio: tutti i nostri primi servizi sono venuti alla luce o nello Stadspark (il parco dove il duo ha ambientato la serie Forever I Am Part of You and Me, dalla quale fu estratta la celebre cover del numero best seller di i-D del febbraio 2001 curato da Raf Simons, così come il servizio di questo mese per Vogue Italia, ndr), oppure all’interno della nostra prima casa nel quartiere di Mechelseplein. Willy passava le notti a sviluppare i negativi in bagno e a stamparli: la vasca era rovinata dagli acidi; l’aria, con l’unica finestra sigillata col nastro per pacchi, era perennemente impregnata del pungente odore di sostanze chimiche». «A forza di respirare quei veleni, la mia faccia era diventata verdastra!», scherza Vanderperre. 

Top, shorts in Re-Nylon, jeans cinque tasche in denim organico. Tutto, Prada. 

© Willy Vanderperre

«Era un appartamento dalle ampie finestre e dalle pareti riverniciate spesso di bianco, perché potessimo utilizzare ogni raggio di luce», aggiunge. «Ero infatti – e sono tutt’oggi – ossessionato dallo scattare con luce naturale. D’inverno questo significava avere solo poche ore a disposizione, ma non m’importava: volevo cogliere l’essenza dei modelli, senza artifici di sorta».

(Continua)

Crediti moda servizio Willy And Olivier in Stadspark:
Photography by Willy Vanderperre
Styling by Olivier Rizzo
Models: Ashley Radjarame @ Img, Bert De Roeck @ The Troopers, Daan Duez, Louise Robert, Kamil Pluym, Stinne Trappeniers, Fien Maes, Craig Shimirimana @ Rebel, Metta Irebe @ Women, Naomi Ekindi @ Unit, Oskar Taifun Helmbold, Sey Lee @ Tomorrow Is Another Day
Hair Anthony Turner @ Streeters
Make-up Karin Westerlund @ Artlist
Manicure Lotje Vleugels
On set Mindbox
Special thanks to Stéphane Virlogeux
In tutto il servizio. Collare di cotone elasticizzato e badges, Raf Simons. Sneakers All Stars in cotone, Converse. Calzini di cotone, Falke.

Leggete l’intervista integrale di Michele Fossi e sfogliate il servizio di Willy Vanderperre sul numero di giugno di Vogue Italia, in edicola dal 4 giugno

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